Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.934



Data: 18/04/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
De Matteis: «I soldi non ci sono». Le scuse di Cialente alla De Micheli

«Chi dice che i soldi per la ricostruzione ci sono mente». Carte alla mano, stampate dal sito del Cipe, il consigliere di L'Aquila città Aperta, Giorgio De Matteis, ha dimostrato che dopo il decimo elenco ci sarà un vuoto nella erogazione dei fondi per la ricostruzione che potrebbe durare fino al prossimo autunno. E intanto l'arretrato dei Sal è di circa 1500 destinato a lievitare. Come dire, chi spera nell'undicesimo elenco di contributi per riparare la propria casa si metta comodo. Per il miliardo circa, sbandierato come cosa fatta un mesetto fa, l'iter è ancora lungo.
FONDI TARGATI CENTRODESTRA
«Inoltre si tratta di soldi residui che portano ancora la firma di Letta e Berlusconi - ribadisce De Matteis - la delibera Cipe del 22 febbraio 2015 è al Mef, dovrà passare poi alla Corte dei Conti ed essere pubblicata per diventare operativa. La numero 23 che porta la stessa data ha appena cominciato l'iter. La verità è che sono venuti a vendere ciò che non hanno, si comprende ora la fretta del sottosegretario ad andare via». L'amara notizia è stata fornita in occasione di una conferenza stampa fiume indetta dalle opposizioni dopo «lo schiaffo alla città», provocato dalla presenza lampo del sottosegretario Paola De Micheli. «Una legge che sarà scritta dai poteri forti, che chiude le porte alle ditte aquilane e che a questo punto risulta quasi inutile a sei anni dal sisma». Per Guido Liris è stato il presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti a gestire male i lavori, lasciando parlare solo la maggioranza. E dire che la bozza loro l'avevano studiata e avevano anche preparato un maxi emendamento. Da eliminare, per la minoranza, l'articolo che impedisce ai direttori di lavori di aver avuto contatti con la ditta negli ultimi tre anni, ciò impedirebbe agli aquilani di lavorare. No anche alla imposizione della certificazione Soa per i subappalti, altro articolo che farebbe fuori i piccoli artigiani locali. Poi resta il dubbio sulle seconde case delle frazioni. «Il Pd ha costruito nuove finte necessità come quelle di una legge che arriva dopo sei anni, e che peraltro dovrà essere condivisa dal governo», ha aggiunto Emanuele Imprudente.
LA MAGGIORANZA REPLICA
Dopo lo strano silenzio mantenuto ieri il sindaco Cialente ha inviato una nota con la quale chiede scusa al Sottosegretario Paola De Micheli, «per la gazzarra scatenatasi in Consiglio comunale, nel momento in cui, come peraltro già deciso e noto, alle ore 16.15, ha dovuto lasciare l'aula per far fronte agli altri impegni assunti». «Oltre tre settimane fa, l'onorevole De Micheli aveva fissato il 16 aprile per una delle sue visite mensili. Pertanto, nelle settimane successive, aveva predisposto l'intera agenda che l'ha impegnata per tutta la giornata. La seduta del Consiglio per la discussione sulla legge è stata invece convocata solo mercoledì 8. A quel punto, come atto di cortesia il sottosegretario ha deciso di partecipare, anche se solo per un'ora». Anche il vicepresidente della Regione, Lolli ha sottolineato il valore della visita: «Nella riunione in Regione con sindacati, categorie economiche, università, ordini professionali, poli di innovazione e uffici della Ricostruzione, si è parlato di questioni fiscali e dell'utilizzo dei fondi per lo sviluppo economico dei comuni del cratere. Come si evince - sottolinea Lolli - non c'è stata affatto alcuna riunione con i poteri forti ma con tutti quei soggetti interessati alla ricostruzione. Due questioni affrontate su cui la Regione ha competenza diretta. La prima: come proseguire l'iniziativa per scongiurare la restituzione del 40% di tasse e tributi sospesi dopo il sisma; la seconda: l'utilizzo del 5% dei fondi da destinare allo sviluppo economico del territorio del cratere. In particolare, si è discusso dell'utilizzo della prima tranche di 100 milioni» .

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it