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Pescara, 24/11/2024
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Data: 19/04/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Struttura non idonea» D’Alfonso a Chieti sgonfia il caso migranti. Profughi ai Cappuccini, il governatore: «Andranno da suor Vera» L’invito a Di Primio e Febo: «Ora depoliticizzate questa vicenda».

L'allarme sulla possibile presenza di immigrati presso gli Istituti riuniti S. Giovanni Battista sembra rientrare: ieri pomeriggio nella sua visita-lampo alla struttura il governatore Luciano D'Alfonso ha dato ragione a chi come il sindaco Umberto Di Primio parla incompatibilità. «Questo luogo ha problemi di compatibilità e le compatibilità mi suggeriscono di trovare soluzioni altrove - ha detto D'Alfonso davanti ad un trentina di lavoratori e allo striscione del sindacato Diccap, dopo aver ricordato di avervi trascorso 8 ore al giorno quando svolgeva il servizio civile. Non possiamo determinare una innaturalezza di funzioni per esigenze di bilancio. C'è una struttura privata a Chieti Scalo (il centro di suor Vera ndr) - ha aggiunto il presidente della Regione - e me la sentirei di concorrere a idoneizzare quella struttura».
D'Alfonso ha poi annunciato 300.000 di investimenti proprio sulla sede degli Istituti «per efficientare ulteriormente la struttura e dobbiamo dare nuova vita a Villa degli Ulivi».
GLI INVESTIMENTI
Dal canto suo la Asl, che ha un debito di 2 milioni di euro, dovrebbe sbloccare un altro pezzo dei soldi che deve alle case di riposo. L'arrivo di D'Alfonso ha toccato anche la campagna elettorale e anche per questo, forse, il governatore ha rivolto un invito esplicito a Umberto Di Primio e al suo principale sfidante Luigi Febo, seduti l'uno di fronte all'altro allo stesso tavolo, «a trovare la maniera di depoliticizzare la vicenda. Non lascerò il Comune di Chieti solo» - è stata la promessa finale, con l'impegno a rivedersi in un clima rasserenato. I lavoratori presenti, che anche questo mese non sanno se verrà pagato loro lo stipendio, non sono apparsi particolarmente convinti. Per il segretario provinciale del Diccap Confasal Smeraldo Ricciuti l'amministratore delle case di riposo Dario Recubini «non deve fare il furbetto e la deve smettere una buona volta di terrorizzare il personale paventando che a causa della mancata accoglienza dei bisognosi stranieri, il personale rischia di non percepire gli stipendi alla fine del mese, oppure che deve ridurre il personale perché vi sono degli esuberi».
IL CENTRODESTRA
Intanto il deputato Fabrizio Di Stefano (Fi) ha annunciato che presenterà un'interrogazione parlamentare sul caso degli immigrati che alcuni giorni fa a Palmoli hanno bloccato il traffico. «Quei migranti erano già stati mandati via da altri centri di accoglienza. Allora qui è una questione di ordine pubblico: come vengono gestiti? e se costoro venivano in una struttura come quella di Chieti che è nel centro della città, che situazione avremmo trovato? - chiede Di Stefano. Ben venga l'accoglienza ma un'accoglienza programmata e non indiscriminata, un' accoglienza sostenibile tenendo sempre presente che per quanto ci riguarda vengono sempre prima gli italiani e poi la solidarietà verso queste povere popolazioni che soffrono. Presenterò una interrogazione per capire come mai quei migranti di Palmoli sono stati spostati in Abruzzo dopo che avevano già problemi in altri centri di accoglienza e quali tipi di controllo avvengono per vedere chi effettivamente arriva».

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