L'AQUILA Confindustria Abruzzo chiede alla Regione di dare «rapida attuazione al processo di razionalizzazione degli enti strumentali e partecipati». Nello stesso tempo propone che «gli organi amministrativi di indirizzo politico degli Enti strumentali così riformati, prevedano la partecipazione diretta di rappresentanti del modo economico ed imprenditoriale». È questo l’elemento centrale di una lunga dichiarazione del nuovo presidente degli industriali dell’Abruzzo Agostino Ballone su una delle riforme strategiche dell’attuale giunta regionale. Per Confindustria gli enti strumentali e partecipati dalla Regione sono «troppi, inefficienti, spesso inutili, oltre che costosi, così come risulta evidente anche da una recente delibera di Giunta regionale di recepimento della normativa nazionale sulla riorganizzazione degli enti pubblici». «In Abruzzo», spiega il presidente Ballone, «la razionalizzazione, non potrà eludere i tanti temi finora rimasti senza risposta: dalla selezione degli Enti strumentali da mantenere fino alla reale attribuzione di competenze e compiti finalizzati allo sviluppo del sistema economico e sociale, passando per nuovi modelli gestionali che prevedano mission condivise con il mondo produttivo e organi di gestione fondati su reali competenze e non più su scelte dettate da interessi di tipo partitico e clientelare. Enti come Fira, Abruzzo Sviluppo o l'Arap, solo per citarne alcuni, per cui si rendono urgentemente rivisitazioni profonde dei rispettivi compiti e strutture organizzative, richiedono competenze e modelli gestionali, tecnici e di indirizzo, che non possono più dipendere da logiche partitiche prive di qualsiasi riferimento con il mondo economico». Da qui la proposta di partecipare alla gestione.