Accordo fatto con le banche per il cambio di date e l'allineamento al primo del mese di una serie di prestazioni previdenziali attualmente erogate il 10 o il 16 del mese. Lo ha annunciato oggi il presidente dell'Inps, Tito Boeri, che è tornato a ribadire la speranza di un decreto «da varare in tempi stretti» per consentire l'operazione già dal 1° giugno prossimo.
«Siamo andati a trattare con le singole banche per chiedere di abbassare i costi dei bonifici, in cambio dell'accredito sui conti correnti al primo del mese di tutte le pensioni diverse dall'Inps e l'accordo è stato raggiunto, ora aspettiamo il decreto», ha spiegato Boeri parlando in Università Bocconi, a Milano.
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La misura è stata studiata per i circa 150mila pensionati che incassano complessivamente meno di mille euro al mese e per i quali è importante avere la somma disponibile dal primo del mese. «L'operazione deve essere neutra da un punto di vista economico», ha dichiarato Boeri aggiungendo che l'ammontare complessivo delle pensioni diverse dall'Inps che vengono erogate il 10 o il 16 di ogni mese «è pari a circa 4 miliardi di euro».
Questo flusso di cassa, una parte gli oltre 20 miliardi erogati ogni mese dall'Istituto, interessa in realtà due milioni di pensionati che ricevono una o più prestazioni (l'esempio tipico è di chi riceve l'integrazione al minimo e una reversibilità ex Inpdap). A questo punto si tratta solo di capire lo strumento legislativo che adotterà il Governo, anche se la scorsa settimana il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, aveva ipotizzato anche un provvedimento di mero profilo amministrativo.
L'operazione, come ha spiegato il presidente dell'Inps, è a impatto zero sui conti: i minori interessi maturati dall'Inps saranno completamente conguagliati dalla riduzione delle spese dei bonifici bancari e postali.