LANCIANO - Oltre cento autisti di troppo, mentre ancora non si conosce il numeri degli esuberi del personale amministrativo. Massiccio esodo al pensionamento e blocco del turnover. Nuovi autobus ma anche biglietti più costosi.
Questi i punti fermi fissati ieri a Lanciano a seguito dell’incontro tra i rappresentanti di tutte le sigle sindacali, il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale Camillo D’Alessandro, il presidente dell’Arpa Luciano D’Amico, e tecnici e dirigenti della Regione Abruzzo, in cui si è discusso della bozza del piano industriale della Tua, la società unica dei trasporti regionali, documento cardine della fusione, fissata per i primi di giugno, delle tre società Arpa, Sangritana e Gtm, già approvata in Consiglio regionale.
Obiettivo non facile, perché il piano industriale non deve solo dire come va il riorganizzato il trasporto con un’unica dirigenza e un nuovo logo aziendale, ma anche come far quadrare i conti alla luce degli 8 milioni in meno di trasferimenti da parte del governo alla Regione per il trasporto pubblico locale e dei 6,5 milioni che servono per colmare i disavanzi delle tre società, in particolare dell’Arpa, e arrivare al pareggio di bilancio.
Il piano industriale non è ancora quello definitivo, ma la bozza comincia a consolidarsi in punti oramai dati per fondamentali.
È stata rimandata però la discussione ad altra data in merito al contratto unico, che dovrà uniformare il trattamentofino a oggi diversificato dei dipendenti delle tre società.
ESUBERI E PENSIONAMENTI
Il punto più caldo della riforma riguarda i possibili tagli del personale, che ogni fusione porta con sé.
Nella riunione di Lanciano, la Regione ha garantito che la quadratura del cerchio sarà ottenuta con i pensionamenti, anche incentivati, e la mobilità interna.
In base alle simulazioni effettuate tramite software specifici, che con la riorganizzazione, l'ottimizzazione dei turni, l’eliminazione delle sovrapposizioni, su 1.600 dipendenti del tre società, 105 possono essere considerati in esubero tra il personale viaggiante, gli autisti. Non sono stati forniti invece dati su impiegati e operai.
I sindacati nella riunione hanno ribadito che in base all’organigramma mancano giusto un centinaio di autisti. E dunque l’esubero è solo virtuale.
Quindi lo scenario che non prevede tagli dolorosi sarà quello di trasferire il personale viaggiante nelle tratte più scoperte.
Mentre per impiegati e operai, una volta che sarà noto il numero, si stanno studiando soluzioni per ricollocarli nella nuova società con altre mansioni: una di queste potrebbe essere quella dei controllori a bordo degli autobus, che garantirebbe maggiori entrate alla società con le multe elevate ai "portoghesi" e la contestuale riduzione del loro numero.
La razionalizzazione sarà ottenuta complessivamente con quello che viene definito un massiccio esodo verso la pensione e con il blocco del turn over, ovvero limitando il più possibile le nuove assunzioni.
Si calcola infatti che nel 2015 andranno in pensione 36 dipendenti, 56 nel 2016, e così via fino al 2019 dove i pensionandi saranno 240.
In quattro anni insomma si potrà ridurre il personale anche oltre gli esuberi oggi calcolati, senza licenziare, e utilizzando anche incentivi per il prepensionamento.
Ottenendo a regime in stipendi un risparmio di 29 milioni di euro l'anno.
IL TAGLIO DEI COSTI DEL CDA
Sul piano industriale non si entra nel dettaglio, ma D’Alessandro e D’Amico hanno confermato che il consiglio di amministrazione più gli organi sociali, ovvero revisori dei conti e sindaci, costeranno 300 mila euro in meno.
Non è dato però sapere ancora quanto costerà nello specifico il nuovo cda unico. Sarà composto da 5 membri presidente compreso, dunque 3 membri in meno. E se sanno confermate le accuse di Forza Italia secondo cui il nuovo cda costerà 396 mila euro, più di dei tre cda di Arpa, Gtm e Sangritana messi insieme che costavano 296 mila euro e il compenso per ciascuno sarà minore.
Sicuramente ci sarà un risparmio per i revisori dei conti che saranno ridotti da 6 a 2
Ma il maggior contenimento delle spese arriverà dal taglio dei dirigenti. Nelle tre società erano 15, ora in dirigenti saranno 5 e guadagneranno anche il 20 per cento in meno. Anche se è stato specificato nel tavolo, sarà necessaria una trattativa con il sindacato Federmanager.
NUOVI AUTOBUS, MA BIGLIETTI PIU’ COSTOSI
Altro punto di forza è l'acquisto di 87 nuovi autobus, per ridurre da 10,7 anni a 9,5 anni l'età media degli autobus. Con un investimento di 18 milioni di euro, di cui 13 di finanziamento statale, 5 a carico delle casse di Tua. I nuovi mezzi consumano di meno e questo garantirà nel lungo periodo risparmi di gestione.
Previsto poi l'aumento dei ricavi di 1,2 milioni di euro l’anno, con un aumento dei biglietti del 5 per cento.
A questi si aggiungono 360 mila euro dalla differenziazione delle tariffe del biglietto unico. Un altro milione si spera di incassarlo dalla lotta all'evasione, come detto ricorrendo anche all'aumento del numero dei controllori, impiegando come detto anche gli impiegati in esubero, e stipulando accordi con prefetture e Forze di Polizia, ed anche sperimentando tornelli posto nella porta anteriore.
Altri 2 milioni si conta di risparmiarli nel capitolo delle forniture esterne.