Giornata nera per l'assessore regionale Mario Mazzocca. E’ accusato di concorso in abuso d'ufficio in relazione all'approvazione del Prg di Caramanico Terme di cui è stato sindaco dal 2004 al 2014. L'inchiesta della Guardia di Finanza di Sulmona rigarda alcune delibere: secondo le accuse l'adozione del nuovo Prg avrebbe consentito l'urbanizzazione di nuove superfici pari a circa il 105% rispetto al piano già esistente e un incremento di oltre 700mila metri cubi. Un’altra delibera, del luglio 2013, riguarda l'approvazione della variante al Prg di un programma con un'edificazione di 32mila metri cubi, molto superiore a quella consentita, con vantaggi per un terreno di proprietà della moglie. «Circa il procedimento della Procura di Sulmona -dice Mazzocca- ho conferito incarico al mio difensore per chiarire ogni aspetto dei fatti affinchè, in leale collaborazione con la magistratura inquirente, si arrivi ad una serena archiviazione della vicenda».
Ma ieri Mazzocca è rimasto imbrigliato anche nell'inchiesta sui crediti inesigibili (36 milioni di euro), che al momento conta un solo indagato: il dirigente Soget Gaetano Monaco. Mazzocca non è indagato, ma Squadra mobile e Forestale nel Comune di Caramanico, di cui Mazzocca era sindaco, hanno acquisito le carte sul rapporto tra Comune e Soget. Il nome di Mazzocca, così come quelli di Lorenzo Sospiri, Umberto Di Primio e altri era già uscito dopo la prima acquisizione di carte disposta dal pm Gennaro Varone. Il debito che riguarda Mazzocca è di 19.500 euro ed è verso l'Aca. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire l'iter della pratica partendo dal 12 giugno 2014, quando la posizione di Mazzocca viene cristallizzata con un’iscrizione di ipoteca per quella somma non pagata. Il 14 luglio Monaco, per motivi ad ora ignoti, dispone la cancellazione del debito e il giorno successivo l'Agenzia del territorio l’autorizza con la formula «definizione del debito». Ma il debito, stando alle indagini, non sarebbe mai stato pagato o quantomeno non esisterebbero in Soget carte che lo dimostrino. Ma dal telefonino di Monaco, posto sotto sequestro dalla polizia, risulterebbe un sms del 19 giugno: l'assessore scrive al dirigente «Grazie di cuore». Non solo, ma nello stesso 14 luglio, quando viene disposta la cancellazione del debito di Mazzocca, vengono registrati numerosi contatti telefonici tra Monaco e l'attuale assessore, che comunque potrebbero non essere legati alla vicenda giudiziari. Così come risulta che, dopo l'esplosione del caso sui media, Mazzocca abbia fatto istanza di rateizzazione del debito quando Monaco lo aveva fatto cancellare perché definito.