PESCARA L’aereo Alitalia che doveva portare il governatore Luciano D’Alfonso e la delegazione della Regione all’Expo di Milano resta bloccato per un guasto. D’Alfonso e la delegazione riescono a partire lo stesso, con un volo privato, e ad arrivare in tempo alla presentazione del progetto Abruzzo. Protestano i passeggeri, sia per il guasto che per veder partire i politici mentre loro restano a terra. Il presidente della commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo, attacca: «Per un guasto tecnico l’aereo di linea dell’Alitalia, che doveva partire alle 14,25 da Pescara, è rimasto fermo. Nonostante le rassicurazioni della compagnia che garantiva la partenza D’Alfonso, spazientito per il ritardo, ha accettato il passaggio di un amico imprenditore che gli ha subito messo a disposizione un jet privato, partito alle 16,45 circa. Chi pagherà questo viaggio? Sarà a carico dei contribuenti abruzzesi o anche questa volta, come in passato, il noto imprenditore offrirà un passaggio gratuito al vecchio amico D’Alfonso? Spero in una risposta esauriente. Presenterò un’interrogazione». La replica del sottosegretario Camillo D’Alessandro: «Paga chi ha generato il ritardo tale da mettere a rischio la presenza davanti a 45 giornalisti di testate nazionali e internazionali. La soluzione trovataci da Saga, vista l’emergenza, ha consentito alla Regione e al sistema camerale di onorare l’impegno assunto con 45 operatori dell’informazione appositamente convocati. Concludo ricordando che a Milano non sono previsti pernottamenti straordinari né alimentazioni selettive poiché da dieci mesi risparmiamo in materassi e posate».