SULMONA. Una serie di atti del Comune che avrebbero operato varianti al Prg in violazioni di norme e consentito cubature eccessive e dove non si sarebbe potuto. Tra questi anche alcuni terreni che avrebbero acquistato ulteriore valore intestati alla moglie.
Guai giudiziari in vista per l'assessore regionale Mario Mazzocca che è accusato di concorso in abuso d'ufficio in relazione all'approvazione del piano regolatore generale del comune di Caramanico Terme di cui è stato sindaco per oltre 10 anni, dal 2004 al 2014. I fatti contestati fanno infatti riferimento a quando Mazzocca era primo cittadino del centro termale abruzzese e presidente della comunità del Parco nazionale della Maiella.
L'inchiesta portata avanti dalla Guardia di Finanza della compagnia di Sulmona ruota attorno ad alcune delibere per l'approvazione del nuovo strumento urbanistico.
Secondo le accuse l'adozione del nuovo Prg avrebbe consentito l'urbanizzazione di nuove superfici pari a circa il 105% rispetto al piano già esistente e un incremento di edificato pari a oltre 700 mila metri cubi.
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Altra contestazione è relativa alla delibera del consiglio comunale n.53 di luglio del 2013 per l'approvazione della variante al Prg di un programma che prevedeva un'altra edificazione di 32 mila metri cubi, di gran lunga superiore a quella consentita dal Prg in vigore o da quello adottato pochi mesi prima, procurando un vantaggio patrimoniale a un terreno di proprietà della moglie quadruplicandone le potenzialità edificatorie e variandone la destinazione d'uso in violazione del Piano del Parco nazionale della Majella.
Il terreno di famiglia poteva inizialmente essere destinato a servizi pubblici, spazi commerciali o attività culturali. Con la variazione la destinazione d'uso è diventata ricettiva, residenziale e commerciale.
«Spero in una serena archiviazione», ha detto Mazzocca che ha aggiunto che le contestazioni gli sono state rivolte per aver partecipato alla seduta del consiglio comunale nella quale si prendevano i provvedimenti.
«La procura di Sulmona possiede già un'articolata memoria difensiva, nel mentre mi sono messo a disposizione per essere sottoposto ad interrogatorio, confidando nella corretta valutazione dei fatti», ha concluso l’attuale assessore regionale all’ambiente.