TERAMO «Il Comune rischia il dissesto finanziario». A lanciare l'allarme sono Pd e Movimento 5 stelle dopo la seduta della commissione bilancio tenuta ieri per analizzare i dati del conto consuntivo 2014. Le cifre indicano un "pericoloso" ricorso all'anticipazione di cassa che condurrebbe alla bancarotta. L'amministrazione, in pratica, per coprire le spese chiede prestiti che compensa con gli introiti diluiti nel corso dell'anno. Il saldo nel 2014, però, è stato negativo. «L'annualità si è chiusa con un disavanzo di 4,3 milioni di euro», sottolinea il capogruppo del Pd Gianguido D'Alberto, secondo cui la preoccupazione è rafforzata dal fatto che, nei primi mesi del 2015, l'anticipazione di cassa ha già toccato la quota di dieci milioni di euro. La cronica carenza di liquidità ha risvolti paradossali, secondo il Pd, perché si associa all'aumento della pressione fiscale, spinta dal maggior gettito derivato dalla Tasi. A inghiottire risorse sarebbero le spese correnti. «Nonostante le promesse non c'è stata alcuna riduzione», fa notare D'Alberto, «anzi, sono aumentate anche se di poco». Tra le spese su cui il Pd batte con maggiore forza ci sono gli stipendi dei nove assessori. «L'amministrazione ha imboccato la strada che porta al dissesto», osserva Manola Di Pasquale, «ma i costi della politica non sono stati ridimensionati». Per il Pd l'unica preoccupazione del sindaco Maurizio Brucchi è focalizzata sul rimpasto di giunta. «Ricerca un equilibrio politico che non c'è più», attacca D'Alberto, «non c'interessano le ricollocazioni politiche ma un'assunzione di responsabilità: bisogna dimezzare la giunta o le indennità». Il Pd contesta anche la procedura adottata per l'avvicendamento dei revisori dei conti. Il loro incarico è scaduto e a fine mese saranno sostituiti da una terna di professionisti già sorteggiata in prefettura per evitare il rischio, stando ai nuovi orientamenti normativi, di commistioni tra controllori e controllati. L'amministrazione, però, ha sfruttato una proroga di 45 giorni che consente ai revisori eletti tre anni fa in consiglio di firmare gli ultimi atti contabili. «E' una chiara scelta politica», osserva D'Alberto, «che rinnega lo spirito della legge». La situazione del bilancio è definita gravissima anche dal capogruppo del Movimento 5 stelle Fabio Berardini. «Nessuno in commissione ci ha saputo indicare né quali azioni si stanno facendo per contenere le spese», osserva, «né quali servizi saranno tagliati o ridotti». L'assenza di risposte, secondo lui, è indicativa del «caos totale» che regna nell'amministrazione cittadina che «è andata avanti con spese al di sopra delle proprie possibilità». Il consigliere grillino accusa giunta e maggioranza di continuare a «sprecare denaro pubblico senza alcun ritegno» e cita il caso dell'affidamento in gestione di alcuni impianti sportivi che avrebbe sottratto all'ente introiti annui per almeno 80mila euro lasciandogli l'onere del pagamento delle utenze. «Siamo di fronte ad una gestione della cosa pubblica decisamente pessima ed illogica», conclude Berardini, «che comporterà un aumento delle tasse».