PESCARA «Ognuno ci metta la faccia, se ci sarà un solo licenziamento mi dimetto io, altrimenti si dimettano loro». Il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Camillo D'Alessandro, ha ribattuto ieri così ai consiglieri di opposizione, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri sulla situazione di Tua, la società unica dei trasporti. «Il posto di lavoro di 1600 dipendenti non è tema sul quale si può speculare. Io non speculo sulle vite e le paure e confermo che il primo obiettivo è stato raggiunto, salvaguardare tutti i 1600 dipendenti». D'Alessandro non ha fatto mistero degli esuberi, frutto delle attuali gestioni, ma grazie ai circa 14 milioni di economie derivanti dalla fusione delle tre società non ci sarà «né mobilità né cassintegrazione ma tutti occupati». Anzi, annuncia D'Alessandro, nei prossimi tre anni 240 persone andranno in pensione per raggiunti limiti di età e ciò produrrà un ulteriore risparmio di 30 milioni di euro, «e siamo pronti per assumere giovani». Sul piano industriale approvato la scorsa settimana, D'Alessandro è stato perentorio «piaccia o non piaccia è l'unica strada percorribile, a fronte di un taglio di 10 milioni di euro sul fondo regionale dei trasporti e sei milioni di euro da destinare alla copertura dei debiti pregressi. Piuttosto» ha incalzato «come mai Febbo e Sospiri non si preoccupano dei 16 milioni di debiti iscritti nel bilancio Arpa e non veritieri? Chi ne ha pagato la ricapitalizzazione? I cittadini». Tornando sul piano industriale, il sottosegretario ha spiegato che sono previsti investimenti ed efficientamento del sistema trasportistico, per arrivare al 2019 competitivi per le gare. «L'ammodernamento del parco rotabile sarà una realtà, grazie agli 80 nuovi mezzi pubblici, che saranno acquistati con 20 milioni di euro derivanti dal Piano di stabilità nazionale cui si aggiungono i 60, di cui 36 già acquistati, finanziati con risorse Fas».