TERAMO Una porta aperta. Occasione rara, in un momento storico in cui le porte chiuse sono tante, spesso sbattute in faccia. La speranza, spesso con qualche venatura di scetticismo, è il sentimento che ha animato decine e decine di persone che ieri mattina hanno affollato il ballatoio del primo piano della Provincia per riuscire ad avere un colloqui privato con il governatore Luciano D’Alfonso. a Teramo per “La Regione incontra il territorio”, iniziativa varata un paio di mesi fa nelle quattro province, che ieri ha visto co-protagonisti l’assessore a sociale e lavoro Marinella Sclocco, i consiglieri regionali Sandro Mariani e Luciano Monticelli. Insieme a loro il direttore generale della Regione, Cristina Gerardis, il capo della segreteria del governatore Claudio Ruffini, il direttore generale della Asl Roberto Fagnano e il presidente dell’Arpa Luciano D’Amico. A catalizzare l’attenzione dei più è stato, ovviamente, D’Alfonso. A lui sono arrivate le richieste più disparate. Dalla coppia che gli ha chiesto un aiuto per superare gli intoppi burocratici per un’adozione internazionale, a chi ha bisogna di lavoro. All’associazione Teramo nostra, che si è vista cancellare il contributo per il premio Di Venanzo. E per cui D’Alfonso ha trovato una soluzione: «Sono intervenuto su un paio di imprese che, sempre nel rispetto della legge e della loro autonomia, possono sostenere il premio». E poi «questioni imprenditoriali, sanitarie e di dolore economico, come quello di una mamma impensierita per le difficoltà incontrate dai figli nel trovare lavoro», racconta il governatore che osserva: «Oggi ho usato molto il telefono, sempre nel rispetto della legge». Accanto alla gente comune, molti sindaci, da quello di Atri Gabriele Astolfi a quello di Teramo Maurizio Brucchi, da quello di Torricella Daniele Palumbi a quello di Corropoli Umberto D’Annuntiis. Fra le tante questioni sul tappeto, la viabilità in Val Fino e il completamento della Teramo-mare, inserito da D’Alfonso nell’elenco delle opere strategiche per la Regione. A questo riguardo il padrone di casa, Renzo Di Sabatino, annuncia che il vecchio progetto preliminare era stato bloccato dall’Autorità di bacino perchè troppo vicino al fiume, per cui la Provincia lo sta riadeguando. Sulla base dell’integrazione si andrà alla firma di un protocollo con l’Anas. Sclocco ha incontrato «i precari, i cassintegrati che da mesi aspettano il pagamento dell’indennità e i rappresentanti della consulta provinciale della disabilità che hanno illustrato una serie di problemi e la preoccupazione degli effetti della sottrazione della delega al sociale delle Province». L'assessore ha assicurato che tutti gli attuali livelli di assistenza saranno garantiti. Richieste “contigue” anche a Fagnano: «molte di prestazioni di tipo socio-sanitario, non solo dai pazienti, ma anche da associazioni, come ad esempio la Elios di Colonnella, che vogliono migliorare l’assistenza ai disabili ospiti del centro». A D’Amico, presente all’iniziativa come presidente Arpa, le persone «hanno chiesto generalmente integrazioni del servizio, spesso non compatibili con i vincoli di bilancio. E, dopo le ultime piogge, fra frane e strade interrotte, siamo stati costretti a modificare alcuni collegamenti, di cui ci chiedono il ripristino nel percorso originario».