L’AQUILA Tutelare i livelli occupazionali e mantenere le stesse condizioni di lavoro. Con questo obiettivo, la Filcams –Cgil ha chiesto e ottenuto un incontro nella sede della Direzione provinciale del lavoro il 4 maggio, lo stesso giorno in cui ci sarà il passaggio di consegne tra la società Sistema del gruppo Arpa e la Unilabor, che svolgerà il servizio tramite la consorziata Dema. L’appalto riguarda il lavoro di rifornimento, manovra e pulizia degli autobus presso i depositi Arpa dell’Aquila, Avezzano e Sulmona: «Un lavoro importante», sottolinea il sindacato, «sia per il decoro, ma anche per la sicurezza del trasporto pubblico, attività che richiedono capacità e professionalità». I lavoratori, in seguito all’ingresso dell’Arpa nella società unica regionale per il trasporto pubblico, passeranno da una società pubblica partecipata a una privata. «Rispetto al cambio di appalto», spiega la Filcams-Cgil, «nelle riunioni che si sono tenute anche con la Regione, è sempre stata data piena assicurazione sui livelli occupazionali e sul mantenimento delle condizioni di lavoro. Anche nell’ultima riunione del 16 aprile a Chieti, con la presenza della società Sistema e delle società subentranti, è stato ribadito che il passaggio dei lavoratori sarebbe stato effettuato mantenendo le stesse condizioni di diritto, economiche e normative, sia per le retribuzioni che per gli orari di lavoro. Ritenendo questo cambio di appalto molto delicato», sottolinea la Filcams-Cgil, «in quanto i lavoratori passano da una società pubblica partecipata a una società privata, abbiamo chiesto e ottenuto l’incontro con la Direzione provinciale del lavoro, che si terrà lo stesso giorno (4 maggio) alle 11,30: abbiamo inoltre chiesto che siano convocate, oltre alle società subentranti e alla Sistema, anche la Regione Abruzzo e tutti i vertici dell’Arpa, in modo che le garanzie date ai lavoratori nelle diverse sedi siano ribadite in un tavolo istituzionale». «Non abbiamo dubbi», conclude il sindacato, «che tutto si svolgerà come previsto, ma è nostro preciso dovere tutelare gli interessi dei lavoratori e fare in modo che l’opinione pubblica sia informata degli sviluppi di una situazione così delicata». I sindacati, dunque, sono quanto mai pronti a fare barricate per evitare un calo occupazionale.