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Data: 26/04/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Piazza Martiri va in pezzi: colpa del passaggio dei bus. La pavimentazione si rompe, il Comune finanzia un intervento-tampone e prova a trovare i fondi per acquistare mezzi pubblici ecologici e più leggeri

Nel nuovo santuario di San Gabriele dell'Addolorata si è svolta ieri l'inaugurazione delle due acquasantiere progettate dal pittore e scultore Mimmo Paladino. Nato nel 1948 a Benevento, è uno dei più famosi artisti italiani nonché uno dei principali esponenti della Transavanguardia. Le due opere, realizzate in ceramica dalla Bottega Gatti di Faenza come le due pareti che fanno loro da sfondo, sono state benedette dal vescovo Michele Seccia. La prima acquasantiera, che si intitola "Lux vitae", è dedicata all'istituto dei Passionisti mentre l'altra, di colore blu (nella foto), si chiama "Gabriele" in onore del Santo. Entrambe le opere sono state donate dall'associazione San Gabriele di Philadelphia e da alcuni devoti del santo di nazionalità australiana, statunitense e italiana.TERAMO Se qualche testa calda volesse metter su all’improvviso una sassaiola nella centralissima piazza Martiri della Libertà, il salotto buono di Teramo, potrebbe farlo. Gli basterebbe raccogliere i pezzi delle mattonelle della pavimentazione, che sempre più numerose si rompono o sprofondano. Il fenomeno è particolarmente grave lungo tutta via San Berardo e nella parte della piazza tra via San Berardo e l’imbocco di via Delfico: ovvero, là dove transitano gli autobus urbani che attraversano longitudinalmente il centro storico. Quando l’amministrazione Sperandio, una quindicina di anni fa, decise di dare una pavimentazione di pregio a tutta l’area intorno al duomo, lo fece in funzione della pedonalizzazione della stessa. In realtà un vero stop alle auto non c’è mai stato – in piazza è sempre continuato ad entrare di tutto e a qualsiasi ora – e i bus urbani hanno continuato a costeggiare la cattedrale. Fino a qualche anno fa, però, si trattava di bus navetta elettrici di dimensioni ridotte. Poi il centrodestra e la Baltour hanno riportato in piazza gli autobus di grandi dimensioni e il deterioramento delle pregiate mattonelle ha subito una drammatica accelerazione. «Sappiamo bene che il problema c’è», dice il sindaco Maurizio Brucchi, «e infatti a giorni una delibera di giunta fisserà un impegno di spesa di settemila euro per riparare la pavimentazione. Ovviamente», continua il primo cittadino, «questo è un intervento per tamponare l’urgenza ma il problema del passaggio dei bus resta. La Baltour un mezzo più piccolo che possa transitare in centro storico non ce l’ha e le navette elettriche sono defunte. Però c’è un bando del ministero dei Trasporti per ridurre il consumo di CO2 nei centri storici e fornire a città che abbiano determinati requisiti dei mezzi pubblici alimentati ad energie alternative. Teramo ha tutti i requisiti richiesti, dunque aderiremo a questo bando». Nel frattempo, dalla Regione sono in arrivo tre milioni di fondi europei per la mobilità alternativa. Il Comune al momento è intenzionato ad impiegarli per potenziare il cosiddetto “bike sharing” (l’utilizzo di biciclette pubbliche) e realizzare percorsi ciclopedonali, ma potrebbe anche utilizzare questo canale di finanziamento per acquistare dei mezzi pubblici diversi da quelli tradizionali. Una cosa è certa: se si vuole salvaguardare il salotto cittadino dal degrado, bisogna realizzare una pedonalizzazione vera e alleggerire il passaggio dei bus. Tre amministrazioni di diverso colore finora non ci sono riuscite: ce la farà l’attuale? Chi vivrà vedrà.

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