L'AQUILA Costa cara al consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Leandro Bracco, la decisione di accettare la proposta del governatore Luciano D’Alfonso di diventare delegato alla Cultura pur restando parte dell’opposizione: lo staff di Beppe Grillo gli ha comunicato ufficialmente l'espulsione. Bracco, eletto all’Emiciclo nel collegio di Pescara con 1.103 voti, era stato sospeso dopo aver detto sì all’offerta di D’Alfonso pur, come detto, subordinando l’accettazione alla sua permanenza tra le opposizioni in consiglio regionale, permanenza che evidentemente non è bastata ai vertici del M5S.
«NON SONO D’ACCORDO»
Nei prossimi giorni Bracco si iscriverà al gruppo misto, sempre in quota alle opposizioni. «Non sono d'accordo con la decisione, come ho spiegato nella mia memoria contro la sospensione -dice il consigliere- Ma, essendo questa una decisione definitiva, passerò al gruppo misto pur restando all'opposizione, continuando nella decurtazione di oltre il 60% dell'indennità che ogni mese ricevo. Devolverò le somme ad una onlus ad hoc che creerò e che si occuperà delle migliaia di famiglie abruzzesi che hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena. A differenza di quanto fanno altri mi comporterò nella maniera più concreta e pragmatica, perchè la mia volontà è una sola: essere al servizio della collettività». E per «altri» Bracco intende i suoi cinque colleghi di partito che avevano denunciato il suo sì a D’Alfonso chiedendone le dimissioni e segnalando il caso a Grillo e Casaleggio.
COME FORZA ITALIA
Ora il M5S non è più il secondo partito, in quanto a seggi, del consiglio regionale: con cinque consiglieri è ora nelle stessa posizione di Forza Italia.