ROMA Spuntano nuovi soci in Ntv, la principale società ferroviaria privata, allettati dal piano di rilancio di Flavio Cattaneo che sta già dando i primi frutti concreti: senza i certificati bianchi, l’ebitda 2015 tornerà positivo per 15 milioni con 275 milioni di ricavi. E le previsioni sono ancora più promettenti visto che il timoniere da luglio a gennaio 2016 ha programmato una decina di nuove tratte e il trasferimento dell’hub di Milano da Porta Garibaldi alla Stazione Centrale. Ieri il consiglio ha approvato l’intero piano di rilancio fondato su tre capisaldi: un aumento di capitale di 100 milioni che verrà varato dall’assemblea del 15 giugno, la manovra di rinegoziazione dei debiti e l’accordo con i sindacati sul costo del lavoro con l’introduzione del contratto di solidarietà.
MILANO CENTRALE
C’è la fila di fondi italiani ed esteri che bussano per sottoscrivere le quote inoptate dell’aumento, di cui 60 milioni da veicolare subito e un committment dei soci a versare gli altri 40 al verificarsi di certe condizioni (tetto minimo di liquidità di 25 milioni). Scontata la conferma dell’impegno dei soci forti (Diego Della Valle, Luca di Montezemolo, Gianni Punzo), è possibile che le ferrovie francesi (Sncf) si diluiscano dal 20% per motivi legati al loro andamento gestionale: si crea così lo spazio per coinvolgere qualche nuovo investitore da scegliere tra i 5-6 che si sono fatti avanti scommettendo sui risultati della cura Cattaneo. A sua volta il top manager dovrebbe entrare con circa il 5%.
A parte Milano Centrale, i punti di forza della nuova strategia commerciale per accrescere ricavi e margini sono le nuove tratte: da Milano, Roma e Napoli verso Rimini più il Roma-Verona da gennaio e l’interconnessione tra le linee elevando lo scalo di Bologna ad hub. Il rafforzamento del network sarà reso possibile mediante l’acquisto di nuovi treni deciso sempre ieri dal consiglio. I convogli da acquistare mediante gara tra i vari produttori europei (Ansaldo, Talgo, Bombardier, Stadler, Alstom) dovrebbero essere una decina per un investimento complessivo di 150 milioni da reperire tra il nuovo capitale e la cassa prodotta.
L’altra carta giocata da Cattaneo è l’intermodalità rotaie-gomme mediante adduzione dalle piazze non servite oggi direttamente dall’Alta Velocità. L’intera manovra è sostenuta dall’allungamento delle scadenze sui 683 milioni di debiti deciso dalle banche avendo come garanzia la fiducia sulle capacità del manager.