Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.934



Data: 01/05/2015
Testata giornalistica: Il Centro
D’Ambrosio torna in sella nel Cda della Ecologica. L’ex deputato sotto processo per l’acqua avvelenata riabilitato politicamente. Coro di critiche bypartisan e nel Pd. Lui si difende: «Non sono Vallanzasca»

Una rinione convocata mercoledì sera, con quattro punti all’ordine del giorno. Dall’approvazione (all’unanimità) del bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, fino al piatto forte con la nomina del nuovo Cda , del suo presidente e la designazione dell’amministrazione delegato. In agenda anche il rinnovo del collegio sindacale. Su proposta del presidente di Ambiente Spa, Massimo Sfamurri, l’assemblea dei soci dell’ Ecologica srl, riunita nella sede di via Raiale, a Pescara, ha proceduto alla nomina di Giorgio D’Ambrosio, 58 anni, di Pianella; Claudia Tatone, 29, di Cappelle sul Tavo e Stanislao Capone, 43, di Spoltore nel Cda per tre esercizi. Successivamente, la nomina di D’Ambrosio alla presidenza e di Capone nel ruolo di vice. Amministratore delegato è Giuliano Pilone, 49 anni, di Pescara.

PESCARA C’è chi parla di ritorno del “partito dell’acqua” in pianta stabile. Altri, a sinistra, lo definiscono un «insulto». Il coro delle indignazioni è naturalmente molto alto anche nel centrodestra nel commentare la notizia che, mercoledì sera, l’assemblea della Ecologica srl, braccio operativo di Ambiente Spa – società partecipata alla Deco di Rodolfo Di Zio – ha sancito il rientro politico in grande stile di Giorgio D’Ambrosio con la nomina alla presidenza del consiglio di amministrazione della Ecologica. Che un personaggio politico del calibro di D’Ambrosio non fosse destinato a rimanere a lungo in naftalina, doveva essere chiaro a tutti. Eppure, a giudicare dai commenti del giorno dopo, sembra che sia calata da Marte la decisione che l’ex presidente dell’Ato – finito sotto processo con l’accusa di aver consentito l’erogazione di acqua contaminata a centinaia di migliaia di cittadini abruzzesi – sia di nuovo pienamente operativo sul fronte amministrativo e politico. «Apprendo solo oggi, con estremo stupore, della nomina di D’Ambrosio a presidente dell’Ecologica Srl», ha detto ieri il sindaco, Marco Alessandrini, «Il Comune di Pescara, quale principale azionista di Ambiente Spa, non è stato minimamente coinvolto in quello che dovrebbe essere un processo trasparente, che avrebbe dovuto essere condiviso con i Comuni che fanno parte di Ambiente Spa. Mi riservo di verificare, tramite gli uffici legali, la correttezza delle procedure seguite per la definizione delle recenti nomine, con l’eventualità di adire le vie legali», ha proseguito il sindaco che definisce la nomina «contraria allo spirito dei tempi». Non meno tenero il presidente della Provincia, Antonio Di Marco: «Quello che è accaduto con il rinnovo del Cda della società Ecologica di Spoltore, con le indicazioni date dal presidente di Ambiente spa, Massimo Sfamurri, non risponde minimamente al rinnovamento e alle esigenze di sviluppo che il territorio ci chiede e, anzi, rappresenta un evidente problema che dovrà essere rimosso nel più breve tempo possibile». Francesco D’Agresta, Sinistra Lavoro Abruzzo, parla di «scelta grottesca, se non fosse così grave. Ecologica srl è un'azienda a maggioranza pubblica e nomine del genere gettano cattiva luce su tutto il settore pubblico. La nomina di D'Ambrosio, qualora legittima, rimane un insulto ai cittadini pescaresi e abruzzesi che avrà conseguenze politiche». E se per l’ex consigliere regionale di Rifondazione, Maurizio Acerbo, « il Pd abruzzese e pescarese ormai non conosce più la decenza», a indignarsi sono anche Sel, con i coordinatori provinciale e regionale del partito, Daniele Licheri e Tommaso Di Febo. «Il “partito dell'acqua”» incalza Acerbo «oltre ad averci fatto bere acqua contaminata da sostanze cancerogene e aver prodotto un buco di oltre 100 milioni di euro, può ora contare su un assessore regionale Donato Di Matteo e di un nuovo presidente di società pubblica Giorgio D’Ambrosio. È ancora in panchina l'ex-presidente dell'Aca, Ezio Di Cristoforo, rimasto impigliato in un'inchiesta per tangenti». Ma a trovare indigesta la nomina è persino il vertice provinciale e regionale del Pd, con Francesca Ciafardini e Marco Rapino, i quali prendono «nettamente le distanze dal metodo privo di trasparenza che ha portato alla nomina di D’Ambrosio. Nomina», a giudizio dei vertici dem, «fatta esclusivamente dal rappresentante legale di Ambiente Spa senza consultare assemblea dei soci, comitato ristretto dei sindaci e azionisti». A definire inaccettabile il ritorno di D’Ambrosio, c’è Lorenzo Sospiri (Forza Italia), che ora si aspetta «una forte opposizione del territorio» dopo «lo strapuntino offerto dal Pd» al suo ex deputato. A cadere dalle nuvole non poteva che esserci lui, D’Ambrosio, nel leggere i commenti di vibrante sfiducia indirizzati su tutta la linea alla sua riabilitazione politica. «Ma come?» si chiede l’ex sindaco di Pianella, «nessuno si è mai interessato alla Ecologica e adesso tutti mi criticano? E che sono, Vallanzasca?».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it