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Data: 06/05/2015
Testata giornalistica: Il Centro
«Il progetto al terminal-bus è speculazione privata». La minoranza all’attacco sul retroscena delle dimissioni dell’assessore Masciulli

Confermate le anticipazioni del Centro: «Due strutture commerciali in quell’area»

VASTO «La riqualificazione dell’area del terminal-bus? Una speculazione privata messa in atto scavalcando tutti i ruoli di responsabilità anche istituzionale, di coloro che, amministratori o tecnici, sono chiamati a prendere decisioni o ad attuarle». È un giudizio severo quello che arriva dall’opposizione consiliare. Nel mirino di “Vasto 2016”, il cartello che raggruppa cinque consiglieri comunali, finisce la proposta, presentata da una società di Campobasso il 28 novembre 2014, ed esaminata dalla giunta comunale il 22 aprile scorso, una settimana prima delle dimissioni dell’assessore all’urbanistica Luigi Masciulli che a quella riunione dell’esecutivo era assente. Il progetto prevede la realizzazione di strutture di servizio per i viaggiatori, la costruzione di una palazzina destinata alla stazione della polizia municipale, la rimodulazione del flusso degli autobus di linea verso le direttrici nord e sud, con una rotatoria. In cambio l’impresa molisana chiede di poter realizzare due strutture commerciali in variante al piano regolatore. L’assenza di Masciulli a quella riunione dell’esecutivo aggiunge un altro importante tassello alle dimissioni presentate dall’assessore una settimana dopo. «Così come accaduto per gli impianti sportivi della Marina, anche per l’area del terminal-bus, la giunta apprezza un’idea progettuale che giunge da un’impresa privata, scavalcando così ogni professionalità presente nei quadri dei dipendenti comunali», affermano Massimo Desiati, Davide D’Alessandro, Andrea Bischia, Etelwardo Sigismondi e Nicola Del Prete, «incapace di predisporre interventi che coinvolgano professionalità e operatori locali, fosse anche nella sola gestione di strutture di interesse pubblico, ed è il caso del mercato di Santa Chiara di cui è prossima la privatizzazione, il sindaco Luciano Lapenna si affida alle speculazioni private e lo fa scavalcando tutti i ruoli di responsabilità anche istituzionale, di coloro che sono chiamati a prendere decisioni o ad attuarle. È il campare alla giornata, affidando persino la gestione del territorio ad imprese che, per mestiere, legittimamente attuano speculazioni, tant’è che l’eventuale riqualificazione del terminal bus vedrebbe, quale contropartita, addirittura una variante al piano regolatore per la realizzazione di due nuove grandi strutture commerciali», concludono i cinque consiglieri comunali di minoranza.

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