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Pescara, 24/11/2024
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Data: 07/05/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Pm10 e benzene non fanno più paura migliora la qualità dell’aria di Pescara

Migliora la qualità dell’aria a Pescara secondo l’agenzia di tutela ambientale Arta che ha pubblicato il Rapporto 2014 con l’analisi dei dati dell’ultimo quinquennio. Ne emerge che a Pescara, la media annuale giornaliera di polveri sottili l’anno scorso non ha mai raggiunto, in nessuna centralina, il valore limite di legge di 40 microgrammi per metro cubo. Esaminando l’andamento del Pm10 negli ultimi cinque anni si riscontra poi una netta tendenza alla diminuzione di questo inquinante, tra le principali fonti dell’inquinamento atmosferico nei centri urbani.
Il librone si intitola Rapporto sulla qualità dell’aria della città di Pescara - Anno 2014 ed è stato redatto per Arta Abruzzo dalla sezione Emissioni in atmosfera e qualità dell’aria. La novità, sul piano metodologico, è che per la prima volta sono stati comparati i dati dell’ultimo quinquennio. Il lavoro è consultabile sul sito www.artaabruzzo.it nella sezione Pubblicazioni.
TUTTI I RISULTATI Confortanti anche i dati del Pm2,5 (sottoinsieme del Pm10), misurato dalle centraline di via Firenze, Teatro d’Annunzio e piazza Grue: secondo l'Arta, esso presenta lo stesso andamento del particolato sottile, con dei massimi di concentrazione significativi nei primi mesi dell’anno e negli ultimi. Il valore medio in tutte le centraline è risultato simile (17-18 microgrammi per metro cubo) e inferiore al valore obiettivo di 25 microgrammi per metro cubo consigliati come media annuale massima.
Per quanto riguarda il benzene, pericoloso inquinante generato quasi esclusivamente dal traffico veicolare, il rapporto Arta 2014 con l’analisi dell’ultimo quinquennio fa emergere che il valore limite di 5 microgrammi per metro cubo non è mai stato raggiunto nel corso dell’anno: nei mesi più freddi l’esposizione media della popolazione ha toccato concentrazioni di quasi 2 microgrammi per metro cubo, per abbassarsi notevolmente in primavera ed estate. Il confronto delle medie annuali degli ultimi 5 anni indica che mentre nelle centraline di traffico il valore del benzene tra il 2010 e il 2014 si è ridotto, l’esposizione media della popolazione a questo inquinante non è mutata. Nel complesso sono dati che sembrano promuovere le scelte nel campo della mobilità, dalle giornate ecologiche alla pedonalizzazione di un’ampia porzione del centro.
Per il biossido di azoto (No2), il valore limite orario di 200 microgrammi per metro cubo nel 2014 non è mai stato superato; il valore medio di 40 microgrammi per metro cubo da non superare nell’anno civile è stato appena superato nella centralina di via Firenze; in corso Vittorio, invece, il biossido di azoto ha presentato un valore medio di 40 microgrammi per metro cubo. Nelle altre centraline non si sono registrati ulteriori superamenti. Va infine evidenziato che neanche per l'ozono l'anno scorso sono state mai raggiunte le concentrazioni di informazione (180 microgrammi per metro cubo), né tantomeno quelle di allarme (240 microgrammi per metro cubo), in quanto i valori massimi orari raggiunti sono stati 158 microgrammi per metro cubo nella centralina di Teatro d'Annunzio e 164 in via Sacco, entrambi a giugno.

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