LANCIANO Il popolo abruzzese si mobilita ancora contro il petrolio. Dopo una battaglia durata anni e diverse manifestazioni di piazza a partire dal 2010, l’urlo contro le piattaforme petrolifere Ombrina Mare, Elsa 2 e Rospo Mare torna ad animare una nuova grande mobilitazione popolare di scena il prossimo 23 maggio a Lanciano. Una scelta non indifferente quella di portare in piazza, proprio a Lanciano, migliaia di manifestanti tra cittadini, associazioni, sindacati, ambientalisti, sindaci e amministratori. L’ombra delle piattaforme si sente, infatti, più forte in Frentania, a pochi chilometri dalla costa, da quel mare che tra San Vito e Ortona, a soli 6 chilometri dalle spiagge, ospiterebbe quella che è stata definita «una raffineria galleggiante», Ombrina Mare, la madre di tutte le opposizioni al petrolio. Due anni fa in migliaia avevano sfilato a Pescara per lo stesso motivo. Ma l’allerta non si è mai sopita. A scatenare di nuovo la mobilitazione è stato, difatti, il parere positivo della commissione ministeriale Via (valutazione di impatto ambientale) ai progetti Ombrina Mare, Elsa2 e Rospo Mare. Cinque anni fa in oltre 5mila avevano sfilato a Lanciano contro il petrolio; nel 2013, si contarono 40mila persone a Pescara. Quest’anno, promettono gli organizzatori, «vogliamo fare molto di più». LA MANIFESTAZIONE. Sono già centinaia le adesioni pervenute al comitato organizzatore. Lo scorso 29 marzo un’assemblea pubblica nello spazio sociale Zona 22 aveva ospitato 500 persone tra privati cittadini e rappresentanti di associazioni per decidere il da farsi. Comitati, associazioni ambientaliste, culturali, civiche, sindacati e le delegazioni delle varie emergenze ambientaliste (No centrale termoelettrica Picciano, No elettrodotto, Aria pulita Francavilla, No Terna di Sambuceto e molti altri) hanno già assicurato il loro appoggio. Mercoledì scorso hanno manifestato il loro appoggio al corteo le associazioni di categoria agricole e gli operatori turistici della Costa dei trabocchi, ieri ha assicurato la sua presenza anche la Fiom. IL PERCORSO. Già tracciato il tragitto del corteo per un percorso di circa 4 chilometri. Si parte alle 15 da viale Cappuccini nella zona industriale di Marcianese, per poi proseguire in direzione centro. Alla rotonda si prosegue su via Ferro di Cavallo fino a via Dalmazia, per poi svoltare in via delle Rimembranze verso la chiesa di Sant’Antonio. Dalla rotonda si riprende su via per Fossacesia per poi sfociare in via De Crecchio e quindi corso Trento e Trieste e piazza Plebiscito dove si terrà il comizio finale. L’ORGANIZZAZIONE. I parcheggi sono previsti nella zona industriale Marcianese (da dove parte il corteo) sia per autobus che per automobili; nell’area Fiera (con navette di collegamento con viale Cappuccini). Per chi arriva in treno saranno messi a disposizione autobus-navette di collegamento dalla Stazione a viale Cappuccini. L’APPELLO. «Non è vero che è già tutto deciso», si sforzano di far capire le associazioni No Petrolio. A parte gli ampi margini di intervento anche a livello giuridico, è chiaro che un atto risolutore può venire in ogni momento dai decisori politici e questi ultimi sono "molto sensibili" alle manifestazioni di consenso o di dissenso. Per questo è importante fare della manifestazione una tappa indimenticabile e determinante per bloccare la petrolizzazione dell'Abruzzo».