"Abbiamo messo insieme un piano di lavoro con il presidente Luciano D'Alfonso che ha subito aderito ad una mia proposta di fare piani pluriennali seri e credibili, di non fare la lista di opere che non si realizzeranno mai, di scegliere delle priorità, di farle con procedure normali e di collegarle a servizio del sistema industriale delle imprese, perchè questo è il vero elemento che crea sviluppo e lavoro". Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, che ha partecipato ad un paio di incontri pubblici a Pescara su invito del governatore D'Alfonso.
"Occorre fare in modo che gli investimenti sull'autostrada A14 generino sicurezza. Dobbiamo ricominciare a far parlare le statistiche. Ricordiamo che trent'anni fa gli investimenti sulla viabilità si facevano sulla base del numero di incidenti stradali" - è stato questo uno dei passaggi dell'intervento del presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, al convegno organizzato in Comune nel capoluogo adriatico sul tema "Le strutture che ci sono, le infrastrutture che ci servono".
D'Alfonso consegna il dossier Abruzzo a Delrio
"Lo sviluppo e la crescita dell'Abruzzo possono ripartite a condizione che l'armatura infrastrutturale regionale sappia rispondere alle nuove esigenze. In 50 pagine di dossier consegnato al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, in visita a Pescara, c'è il futuro di questa regione e l'idea di una programmazione in grado di far crescere tutto il territorio". Con queste premesse il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha salutato il neo ministro delle Infrastrutture e a lui ha consegnato "quell'invocazione documentale" in grado di far rientrare l'Abruzzo nelle nuove strategie di mobilità europee e recuperare "il colpevole ritardo accumulato in tutti questi anni". Le attenzioni sollecitate al Ministro Delrio riguardano due aree d'azione: una più specificatamente politica con la quale si chiede "la dovuta attenzione del governo nazionale alla battaglia che sta portando avanti l'Abruzzo a livello europeo per il reingresso nella partita della Rete Ten-T per i corridoi della rete transeuropea dei trasporti, che rientra nella più generale partita della macroregione Adriatico -Ionica con l'alta velocità sulla linea Adriatica e l'integrazione del corridoio merci"; l'altra di carattere amministrativo "con l'indicazione specifica della priorità infrastrutturali della regione, nell'ottica della nuova visione governativa e del ministero dei Trasporti di opere utili alla collettività e alle imprese". In questo senso, la Giunta regionale "ha messo nero su bianco", con la delibera 310 dello scorso 29 aprile, le opere "indifferibili e necessarie per la ripartenza dell'Abruzzo e per dare corpo a quell'idea di programmazione che questo governo regionale intende portare avanti". E la venuta del Ministro Delrio a Pescara è stata l'occasione per il presidente D'Alfonso per illustrare quelle priorità: "dal nodo dei porti, dove è vero non portiamo dall'anno zero, ma che dobbiamo concretizzare". In questo senso, il Presidente ha fatto riferimento al porto di Vasto "a chiara vocazione industriale, punto di interesse delle grandi aziende della Val di Sangro", chiedendo un impegno per 10 milioni di euro per il completamento del collegamento ferroviario industriale. E ancora sui porti, "quello commerciale di Ortona, che ha già un proprio Piano regolatore portuale" e quello di Pescara "per il quale è necessario un intervento definitivo". Sull'aeroporto il Presidente ha detto che "non è una concessione che questa regione si è fatta, ma è la connessione con l'Europa. Al Governo chiediamo che norme nazionali alleggeriscano la cogenza delle norme europee che rappresentano macigni per la sopravvivenza degli aeroporti minori di interesse nazionale". E ancora l'infrastruttura stradale e autostradale per la quale "sono necessarie opere che ne garantiscano la sicurezza come esplicazione del diritto di mobilità". La situazione delle frane e la sicurezza del territorio, per la quale "la Regione in questo anno ha prodotto un dossier documentato con progetti esecutivi" e infine l'infrastrutturazione digitale della banda larga su cui "abbiamo avviato un grande progetto per le aree rurali ma ora sono necessari finanziamenti per il completamento sulle aree maggiormente antropizzate".
La contestazione dello SPI - CGIL
Il ministro Delrio e il governatore D'Alfonso sono stati contestati da una delegazione dello Spi Cgil, il sindacato dei pensionati. Con bandiere rosse e striscioni i pensionati hanno fischiato contro i due esponenti politici, urlando "vergogna". Delrio e D'Alfonso hanno tirato dritto, uscendo dal Comune, in piazza Italia, per raggiungere la vicina piazza Sant'Andrea, spostandosi da una manifestazione all'altra, ma i pensionati li hanno seguiti, muniti di megafono, continuando a urlare i motivi del malcontento. "Avete affamato l'Abruzzo" e "impoverito le zone interne, che sono state spogliate di posti di lavoro e sanita'" con riferimento, ad esempio, all'ospedale di Penne e al punto nascite di Sulmona.