Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.934



Data: 09/05/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Delrio: «La scuola va ascoltata». Il ministro delle infrastrutture a Pescara per la presentazione del suo libro”Cambiando l’Italia”

PESCARA Nulla di formale nella visita del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ieri a Pescara per la presentazione del suo libro “Cambiando l'Italia. Rinnovare la politica, ritrovare la fiducia”. Tra petrolio e punti nascita il ministro si è trovato subito dentro le questioni più scottanti della regione. Di petrolio ha discusso nella prima tappa in Comune nel corso di un breve incontro con gli ambientalisti che ribadivano il diritto dell’Abruzzo a scegliere un modello di sviluppo diverso dalla petrolizzazione. «Non sono il ministro preposto», ha risposto Delrio, «è complicato per me intervenire su questo tema. Capisco bene le vostre obiezioni. Il governo conosce le vostre obiezioni, qualcuno la pensa diversamente da voi». Poi davanti al cinema Sant’Andrea ha incontrato i comitati che si oppongono alla chiusura del punto nascita di Sulmona. Qui Delrio è stato più netto: «C'è un momento in cui gli interessi del singolo confliggono con quelli della collettività, ma bisogna diffidare del politico che vi dà ragione perché mira a prendere il vostro voto, mentre va ascoltato chi guarda al futuro e alla necessità di far nascere bambini in piena sicurezza». La visita del ministro a Pescara è stata l’occasione per il governatore Luciano D’Alfonso di consegnare a Delrio un dossier di 50 pagine «un’invocazione documentale», ha precisato D’Alfonso, in grado di far rientrare l'Abruzzo nelle nuove strategie di mobilità europee e recuperare «il colpevole ritardo accumulato in tutti questi anni». Due le aree d'azione sottoposte all'attenzione del ministro Delrio: una più specificatamente politica con la quale si chiede «la dovuta attenzione del governo nazionale alla battaglia che sta portando avanti l'Abruzzo a livello europeo per il reingresso nella partita della Rete Ten-T per i corridoi della rete transeuropea dei trasporti»; l'altra di carattere amministrativo con l'indicazione specifica della priorità infrastrutturali della regione: dal nodo dei porti a quello dell’aeroporto di Pescara che, ha detto D’Alfonso,«non è una concessione che questa regione si è fatta, ma è la connessione con l'Europa. Al governo chiediamo che norme nazionali alleggeriscano la cogenza delle norme europee che rappresentano macigni per la sopravvivenza degli aeroporti minori di interesse nazionale». Nel corso della presentazione del libro, moderata dal direttore del Centro Mauro Tedeschi, Delrio ha delineato il suo concetto di rinnovamento e di buona politica: «Compito della politica è «semplificare la vita della gente. Negli ultimi venti anni la politica si è occupata di sè e non dei problemi della collettività. Per questo la gente non va più a votare. Nel mio libro spiego che la politica è tale solo quando sta in contatto con le persone». Sulle cose da fare, «un governo di centrosinistra» ha poi affermato Delrio», deve puntare innanzitutto alla piena occupazione, perché il lavoro è più del fare un mestiere: significa sentire la propria collocazione nel mondo». Delrio ha commentato anche le proteste della scuola. «Non si può avviare una riforma della scuola senza ascoltare chi nella scuola ci lavora», ha detto, «noi li abbiamo ascoltati con il programma la Buona scuola, ma quello che è successo in questi giorni dimostra che non abbiamo ascoltato abbastanza». Quanto all’Abruzzo «Abbiamo messo insieme un piano di lavoro con il presidente D'Alfonso che ha subito aderito a una mia proposta di fare piani pluriennali seri e credibili, di non fare la lista di opere che non si realizzeranno mai, di scegliere delle priorità, di farle con procedure normali e di collegarle a servizio del sistema industriale delle imprese».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it