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Pescara, 24/11/2024
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Data: 12/05/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Dal Governo 43 milioni per la cassa integrazione

TERAMO «Finalmente» è la parola usata dalla Cgil regionale nell'apprendere dell'arrivo di oltre 43 milioni di euro per la cassa integrazione e mobilità in deroga per l'Abruzzo. La lunga attesa permolti è terminata, cinquemila famiglie abruzzesi potranno tirare il fiato: «Il ministro dell'Economia Padoan ha firmato in fortissimo ritardo il decreto che autorizza i pagamenti della cassa integrazione in deroga e mobilità in deroga per tutto il 2014 -fa sapere Sandro Giovarruscio della segreteria regionale Cgil- A questo proposito è fondamentale ricordare che i lavoratori abruzzesi, e neppure tutti, hanno percepito l'indennità fino ad aprile 2014, con un ritardo nei pagamenti non più tollerabile». L'avviso al Governo è rimarcato con forza: i lavoratori hanno stretto la cinghia per troppo tempo. All’Abruzzo sono stati assegnati 43.521.901 euro a copertura del 2014, un anno molto travagliato per l'economia locale. «Il provvedimento è giunto dopo tantissime iniziative di Cgil, Cisl e Uil, sia a livello nazionale, che regionale. In tale contesto è bene ricordare l'incontro svoltosi a Pescara tra i segretari regionali dei tre sindacati e il ministro Poletti, il quale ha assunto una serie di impegni a favore della nostra regione, tra cui il finanziamento della cassa integrazione in deroga per tutto il 2014, un risultato che il sindacato ha fortemente perseguito». La Cgil fa sapere che si batterà nei prossimi giorni perché vengano stanziate risorse sufficienti e tempestive anche per i contratti di solidarietà (di tutti i tipi), «uno strumento necessario a contrastare la crisi e difendere l'occupazione nella nostra regione. Infine chiederà l'emanazione del decreto relativo alla cassa integrazione in deroga per tutto il 2015». In questi mesi sia Giovarruscio che Cisl e Uil avevano chiesto insistentemente al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, una convenzione con le banche perché anticipassero le indennità degli ammortizzatori sociali «a fronte di una vera e propria emergenza sociale, per quei circa cinquemila lavoratori abruzzesi rimasti senza reddito»

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