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Pescara, 24/11/2024
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Data: 12/05/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ztl violata D’Alfonso paga subito la multa «Una distrazione, lì vado spesso in bici» La figlia gli ha segnalato l’infrazione.

Tutta colpa di una banale distrazione, subito riconosciuta al punto da conciliare a distanza di neppure 48 ore. Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha saldato ieri alle 10 - prima ancora di ricevere la notifica - il suo debito con il Comune per aver violato la Ztl di via Mazzini, sabato. E ha mostrato la ricevuta del versamento di 81 euro per «violazione articolo 7 codice della strada». La Guzzi sulla quale il governatore viaggiava con la figlia evidentemente non disponeva del permesso di accesso alla zona a traffico limitato. Un cittadino ha notato il personaggio eccellente, l’ha immortalato con il telefonino e le foto sono finite ieri sul Messaggero. Una leggerezza che D’Alfonso non ha esitato ad ammettere: «Sono entrato distrattamente con la moto in via Mazzini a salutare il mio ex compagno di studi Antonio Angelucci, titolare del negozio Tempo e tempi, che vende e ripara orologi (non gioielli come scritto ieri, ndr). Ero di ritorno dalla Val Fino - ha raccontato - dov’ero stato a dibattere di viabilità locale, ho preso la moto e sono andato dal mio amico Antonio per recarmi poi ad una festa di cresima. La persona che nella foto è ritratta con me è mia figlia Benedetta». D’Alfonso ha poi spiegato com’è nata la violazione: «La distrazione è dovuta al fatto che solitamente percorro quella strada in bicicletta nel fine settimana. La volontà di pagare la multa l’ho determinata sabato stesso, dietro segnalazione di mia figlia che mi ha fatto notare che quella strada si trova nella Ztl. A testimonianza di questo allego la ricevuta del pagamento. Ho preferito il versamento diretto al Comune, evitando l’insidiosa mediazione di Soget». D’Alfonso ha dedicato un pensiero a chi l’ha “pizzicato” e fotografato in Ztl: «Ringrazio il cittadino che ha messo in evidenza la mia passione per la moto, che risale al 1981. Posso anticipare che mi candido ad animare un’associazione di amanti della italianissima Guzzi». E ha infine ricordato che già qualche mese fa un consigliere regionale gli aveva scattato foto sull’auto di servizio della Regione per segnalare presunte violazioni.
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Ztl violata D’Alfonso paga subito la multa
«Una distrazione, lì vado spesso in bici» La figlia gli ha segnalato l’infrazione.
LA CITTA’ E LE REGOLE

Tutta colpa di una banale distrazione, subito riconosciuta al punto da conciliare a distanza di neppure 48 ore. Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha saldato ieri alle 10 - prima ancora di ricevere la notifica - il suo debito con il Comune per aver violato la Ztl di via Mazzini, sabato. E ha mostrato la ricevuta del versamento di 81 euro per «violazione articolo 7 codice della strada». La Guzzi sulla quale il governatore viaggiava con la figlia evidentemente non disponeva del permesso di accesso alla zona a traffico limitato. Un cittadino ha notato il personaggio eccellente, l’ha immortalato con il telefonino e le foto sono finite ieri sul Messaggero. Una leggerezza che D’Alfonso non ha esitato ad ammettere: «Sono entrato distrattamente con la moto in via Mazzini a salutare il mio ex compagno di studi Antonio Angelucci, titolare del negozio Tempo e tempi, che vende e ripara orologi (non gioielli come scritto ieri, ndr). Ero di ritorno dalla Val Fino - ha raccontato - dov’ero stato a dibattere di viabilità locale, ho preso la moto e sono andato dal mio amico Antonio per recarmi poi ad una festa di cresima. La persona che nella foto è ritratta con me è mia figlia Benedetta». D’Alfonso ha poi spiegato com’è nata la violazione: «La distrazione è dovuta al fatto che solitamente percorro quella strada in bicicletta nel fine settimana. La volontà di pagare la multa l’ho determinata sabato stesso, dietro segnalazione di mia figlia che mi ha fatto notare che quella strada si trova nella Ztl. A testimonianza di questo allego la ricevuta del pagamento. Ho preferito il versamento diretto al Comune, evitando l’insidiosa mediazione di Soget». D’Alfonso ha dedicato un pensiero a chi l’ha “pizzicato” e fotografato in Ztl: «Ringrazio il cittadino che ha messo in evidenza la mia passione per la moto, che risale al 1981. Posso anticipare che mi candido ad animare un’associazione di amanti della italianissima Guzzi». E ha infine ricordato che già qualche mese fa un consigliere regionale gli aveva scattato foto sull’auto di servizio della Regione per segnalare presunte violazioni.

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