TERAMO La Provincia da settembre non potrà più garantire il trasporto degli alunni disabili delle scuole superiori. E' quanto comunicato dal presidente Renzo Di Sabatino in una lettera indirizzata all'amministrazione cittadina di Teramo, che beneficia del servizio in larga misura rispetto ad altri Comuni. L'impossibilità di continuare a coprire i costi del trasporto, che su tutto il territorio provinciale ammontano a circa un milione di euro, rappresenta un'ulteriore conseguenza negativa della riforma che ha di fatto svuotato le Province di competenze e risorse. «Questo servizio non è più di nostra pertinenza già dal 1° gennaio», spiega Di Sabatino, «ma continueremo a fornirlo fino a giugno grazie all'aiuto dalla Regione». L'amministrazione provinciale, infatti, aveva disponibilità economiche per gestire il trasporto degli studenti non oltre febbraio e proprio tramite un'autorizzazione regionale ha potuto utilizzare altre somme per protrarre l'impegno fino alla conclusione dell'anno scolastico. Alla ripresa delle lezioni dopo la pausa estiva, però, l'ente non disporrà più delle risorse necessarie per assicurare il servizio. Di Sabatino ha scritto prioritariamente al sindaco Maurizio Brucchi perché il comune di Teramo assorbe quasi la metà della spesa totale. Si tratta di poco meno di 500mila euro che, per il prossimo anno scolastico, dovrebbero essere sborsati direttamente dall'amministrazione cittadina. Questo sbocco è considerato tutt'altro che agevole da Brucchi, già da tempo alle prese con tagli e difficoltà nella quadratura del bilancio comunale. Secondo il primo cittadino, tra l'altro, dovrebbe essere la Regione a riassegnare ufficialmente la competenza relativa al trasporto degli alunni disabili delle scuole superiori. Il servizio, come nel caso emerso nelle settimane scorse delle biblioteche, rientra infatti nella legge con cui il consiglio regionale ridistribuirà tra gli enti territoriali le funzioni non più assegnate alle Province. La questione, comunque, è soprattutto legata ai soldi. Il Comune è pronto a occuparsi del trasporto degli studenti disabili se, insieme alla competenza specifica, dall'Emiciclo arriveranno anche le risorse corrispondenti. Lo stesso discorso vale, però, per l'amministrazione provinciale che, avendo la disponibilità economica adeguata, potrebbe continuare a gestire il servizio senza alcuna difficoltà. Secondo Di Sabatino, comunque, il disegno di legge regionale sul riaffidamento delle competenze attribuirebbe proprio ai Comuni la responsabilità di assicurare il trasporto degli studenti. In attesa della decisione definitiva, che stabilisca a chi toccherà fornire queste prestazioni, il presidente della Provincia ha scritto a Brucchi per descrivere la situazione che si concretizzerà quando riapriranno le scuole. «Ho avvertito per tempo il Comune», afferma Di Sabatino, «con un atto di correttezza». L'intento della missiva, insomma, non era quello di lasciare la patata bollente nelle mani di Brucchi. A questo punto, però, dovrà essere il sindaco a chiarire la questione con la Regione e capire come andrà finanziato il servizio.