PESCARA Il direttore generale della Saga Piero Righi ha annunciato ieri le proprie dimissioni nel corso di una seduta del consiglio di amministrazione convocato in via straordinaria. Righi lascia le redini della società regionale di gestione dell'aeroporto d'Abruzzo dopo cinque anni. A giugno sarebbe comunque scaduto il suo contratto. «Lascio la società in un anno che può marcare una svolta per l'aeroporto», dichiarato, «l'azione portata avanti in questi anni ha avuto un solo scopo: mettere in sicurezza il futuro dello scalo pescarese, migliorando l'organizzazione interna e riducendo i costi; differenziando e ampliando l'offerta commerciale dello scalo e ponendo, grazie alla redazione del Piano industriale recentemente approvato, le condizioni necessarie ad assicurare la conformità alle norme comunitarie delle indispensabili erogazioni pubbliche». Righi era arrivato in Abruzzo dopo aver risposto a una manifestazione d’interesse della Saga che prevedeva un incarico con retribuzione di 75mila euro lordi e 25mila di eventuali di premi. Nel corso del suo mandato, come si evince dallo stesso sito dell’aeroporto, la sua retribuzione è passata a 100mila euro lordi fissa senza premi (inglobati). La stessa retribuzione che avrà il nuovo direttore dell’aeroporto, perché nel frattempo la società di gestione ha già pubblicato il nuovo avviso al quale gli interessati possono rispondere a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo abruzzo-airport@pec.it entro e non oltre le ore 12 del 21 maggio. Che cosa farà adesso Righi? «Siamo nel mercato nel quale esistono possibilità che non si possono rifiutare», risponde lasciando quindi capire di avere già trovato un’alternativa. Dove? Che cosa? Il direttore: «Vado all’estero, in una grande compagnia aerea». Una scelta di vita ma anche un ritorno al passato dal momento che Righi aveva già lavorato presso società aeree. Infine il presidente Saga Nicola Mattoscio ha ringraziato Righi aggiungendo che «le sue dimissioni privano la società di una collaborazione divenuta sempre più preziosa nel corso del tempo».