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Pescara, 24/11/2024
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Data: 14/05/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Errori e sentenze: i Caf finiscono nel pallone. La Corte dei conti modifica l’addizionale sui Cud e vanno rifatti i calcoli; sbagli nei 730 precompilati

TERAMO A Teramo di “pensioni d’oro” ce ne sono poche. Dunque il problema che investe in questo momento i patronati italiani, presi d’assedio dai pensionati che vantano rimborsi dopo le rivalutazioni sancite da una sentenza della Corte costituzionale, investono in minima parte il capoluogo che però è alle prese con altri problemi. Il governo è chiamato infatti in questi giorni a dare attuazione alla sentenza che ha cancellato il blocco della perequazione delle pensioni degli anni 2012-2013, ovvero il blocco della rivalutazione per assegni di tre volte superiori alle pensioni minime. «A Teramo», spiega Francesca D’Ambrosi del patronato Cgil «sono pochi i pensionati che beneficiano di questo trattamento, ma già ci stanno chiamando per ottenere informazioni. Si tratta di un adeguamento che l’Inps dovrebbe fare d’ufficio, ma in caso contrario possiamo attivare una ricostituzione e fare domanda di rimborso per avvenuta sentenza». Piuttosto un problema serio investe i Caf teramani: a un mese e mezzo dalle scadenze della dichiarazione dei redditi gli uffici sono nel pallone alle prese con i pasticci burocratici da risolvere. Il primo problema è quello relativo a una sentenza della Corte dei conti che ha modificato l’addizionale regionale sui Cud. La sentenza ha stabilito infatti che le fasce di aliquote deliberate dalla Regione erano illegittime stabilendo un’aliquota unica dell’1,73%. Il problema nasce dal fatto che i Cud ricevuti da lavoratori e pensionati sono stati emessi con i precedenti parametri e pertanto aziende ed enti pensionistici dovrebbero provvedere a riemettere i cid aggiornati. Il che risulta alquanto improbabile. Alfredo Falò, responsabile del Caf Cgil, spiega dunque che gli sportelli saranno costretti a ovviare chiedendo il pagamento di una differenza e dunque i lavoratori si dovranno sobbarcare gli oneri di una maggiore imposta. A questo problema si aggiungono gli errori sui 730 precompilati dell’agenzia delle entrare che presentano numerosi errori che costringono il personale dei Caf ad estenuanti raffronti e problemi notevoli per i contribuenti. Tempi di elaborazione lunghi e macchinosi richiede anche il nuovo Isee. «Non so come e quando ne verremo fuori» conclude Falò «siamo nel caos con un lavoro da rifare per intero».

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