TERAMO La Filt Cgil accoglie positivamente le novità che riguardano piazzale San Francesco. Ma non basta. Bene la segnaletica, bene i percorsi pedonali «che però dovrebbero essere meglio protetti», bene la nuova dislocazione degli scuolabus. Ma per l’importante capolinea serve un piano B, sostiene il segretario Davide Di Sabatino, scherzando sulla promozione del Teramo calcio. Intanto il recupero di spazio nell’area centrale grazie allo spostamento degli scuolabus. Spazio non utilizzato «perché la nuova configurazione necessita di un'ampia porzione zebrata da aggirare e quindi una grossa metratura è di fatto inutilizzabile. Rimane la perplessità anche sulla scelta di rinunciare a una delle due porte del piazzale con la conseguente nuova organizzazione della movimentazione interna. Il sistema precedente consentiva più alternative ai conducenti e concedeva maggiori fluidità alle linee di servizio nelle svariate operazioni di arrivo, di partenza o di riposizionamenti interni». Non risolto il problema della sosta selvaggia. Ma il nodo centrale riguarda l'unica uscita rimasta. «Giunti allo stop dinanzi alla pompa di benzina, per andare verso destra si compie una svolta che costringe gli autobus ad invadere l'altra corsia mentre sopraggiungono, da una curva in direzione opposta, automobilisti che non si aspettano di certo di trovarsi dinanzi una corriera contro mano». Il sindacato ricorda poi la richiesta di un tavolo con i vari attori del trasporto pubblico. Il Comune lo sta organizzando, ma pare «senza considerare i rappresentanti dei cittadini utenti e degli addetti ai lavori», fa notare Di Sabatino.