Alle 9 partenza ufficiale con l’alzabandiera a piazza d’Armi Il clou domenica con la grande sfilata davanti alla Pinotti .
L’EVENTO
L’AQUILA Forse, ma sarà il tempo a dirlo, questa adunata nazionale degli alpini passerà alla storia dell’Aquila come l’evento che avrà scacciato davvero i fantasmi del terremoto del 2009. Mai prima d’ora, infatti, si era vista la città ribollire in questo modo di entusiasmo, attesa, trepidazione, speranza. Un gigantesco suk nel quale è possibile vedere persone dormire a cielo aperto, accanto a camionette di ogni genere che attraversano la strada strombazzando all’impazzata, addobbate di tutto punto. Gli alpini hanno letteralmente scompaginato la quotidianità, portando in dote un carico di energia difficilmente prevedibile.
I CAMPEGGI
In ogni centimetro quadrato della città c’è qualcosa in allestimento. Gli alpini si stanno sistemando anche negli angoli più impensabili. Aiuole, giardinetti, parchi, ma anche cortili delle scuole, parcheggi privati e banchine stradali sono diventati dei campeggi. E così capita, magari, di vedere qualcuno che di prima mattina attraversa la strada in pigiama e ciabatte per andare al bagno più vicino (Sebach ne installati 800). I locali, tutti, indistintamente, hanno montato gazebo, divanetti, banconi, maxi recipienti per spillare le bevande (Birra Moretti ha prodotto una speciale lattina), altoparlanti, bandiere, cartelli di benvenuto. I «villaggi alpini» non si contano. Con inevitabili lamentele per i prezzi imposti da qualcuno (pochi) che ha pensato di cogliere al volo l’occasione.
L’AVVIO
Oggi l’adunata comincerà ufficialmente con l’alzabandiera a piazza d’Armi alle 9. L’associazione nazionale alpini (Ana) stima che possano arrivare in città trecentomila persone, ma in realtà le proporzioni esatte di questo esodo non sono chiare a nessuno. Saranno tre giorni densi di appuntamenti, tra quelli ufficiali e quelli collaterali. Tre giorni di fuoco per chi dovrà spostarsi, ma in fondo la città pare aver compreso l’opportunità (e la necessità) di un simile evento. Tre giorni di ricordo per i caduti e le vittime del sisma, ma anche di ringraziamento per quanto le penne nere hanno fatto nel 2009. Tre giorni che fonderanno insieme amicizia e fratellanza, spiritualità e speranza, cultura e memoria, divertimento e allegria.
LA PROPOSTA
Il sindaco Massimo Cialente ha diffuso un messaggio di benvenuto: «Sei anni fa, nell’aprile del nostro dolore, le penne nere dell’Ana furono tra i primi ad accorrere e gli ultimi a ripartire. Ci donarono solidarietà e aiuto concreto. Oggi, ancora un dono da parte loro. Per tutti noi è stata un’iniezione di fiducia e di orgoglio». Massimo Cialente propone un importante riconoscimento: «L’Abruzzo vi accoglie come padri, come fratelli, come figli. In queste ore fra gli aquilani ci sono attesa, orgoglio, entusiasmo, gioia per il vostro arrivo. Ci avete restituito il sorriso collettivo. In segno di gratitudine profonda per tutto quello che l’Ana ha fatto per questa terra proporrò al Consiglio comunale di conferirle la cittadinanza onoraria, la stessa che ha ottenuto il Nono Reggimento Alpini». La città da stamattina comincerà a respirare davvero l’aria dell’adunata.
I MOMENTI
Che vivrà momenti significativi già oggi (con l’inaugurazione della cittadella e di alcune opere di Protezione civile portate a termine), ma soprattutto domani (in particolare con la messa delle 18 a San Bernardino) e domenica con la grande sfilata che attraverserà la città. Sul fronte delle presenze istituzionali ci sarà certamente il ministro della Difesa Roberta Pinotti; insieme a lei è annunciato anche Luca Zaia, presidente del Veneto, regione storicamente legatissimi agli alpini. Ancora in forse il possibile blitz di Matteo Renzi.