L'AQUILA - "A distanza di quasi un anno dall’insediamento della nuova Giunta Regionale, se si esclude la sola approvazione del progetto di legge numero 42 del 2014 con il quale si darà origine all’unificazione delle tre aziende regionali, non si sono registrati nell’ambito del trasporto pubblico locale, quei segnali di discontinuità e di inversione di tendenza rispetto al passato che erano stati invece ampiamente preannunciati".
È con queste parole che le segreterie regionali di Filt Cgil Abruzzo e Ugl autoferrotranvieri Abruzzo hanno annunciato lo sciopero regionale, indetto per 4 ore nel corso della giornata del prossimo 29 maggio contro la politica regionale, che coinvolgerà tutto il personale dipendente delle aziende pubbliche e private del trasporto locale operanti in Abruzzo.
"A distanza di quasi un anno dall’insediamento della nuova Giunta Regionale - si legge nella dichiarazione di sciopero - se si esclude la sola approvazione del progetto di legge numero 42 del 2014 con il quale si darà origine all’unificazione delle tre aziende regionali, non si sono registrati nell’ambito del trasporto pubblico locale, quei segnali di discontinuità e di inversione di tendenza rispetto al passato che erano stati invece ampiamente preannunciati".
Secondo i sindacati, nello specifico "non si è definita e nemmeno ipotizzata una riorganizzazione complessiva del settore che ancora oggi denota un’eccessiva frammentazione di imprese in relazione all’esiguità del territorio, non si è provveduto a depennare servizi ed attività che pur non essendo correlati al trasporto locale, sottraggono importanti risorse ad un settore che notoriamente è già in grande sofferenza, non è stata pianificata una migliore mobilità collettiva puntando ad un funzionale sistema intermodale e tariffario e non si è provveduto ad accertare le responsabilità e ad allontanare quanti si sono resi artefici di una pessima gestione delle aziende pubbliche e di quelle partecipate dalla Regione".
"Al contempo abbiamo dovuto invece registrare una serie di attività, azioni e comportamenti che sono esattamente in linea con gli indirizzi del precedente governo regionale - si legge ancora nella dichiarazione - provvedimenti peraltro costantemente ed ampiamente contrastati dalle scriventi Organizzazioni Sindacali".
Stando alle parole dei sindacati, tra i provvedimenti "sono state confermate decisioni che vanno ancora una volta verso il taglio delle risorse e quindi dei servizi per i cittadini, si sono rafforzate le disparità tra i territori confermando una profonda disuguaglianza tra aree interne e area metropolitana sia nella qualità e quantità dei servizi che nella compartecipazione tariffaria riservata all’utenza e si sono confermate le intenzioni di procedere verso la privatizzazione del settore".
Lo sciopero coinvolgerà quindi tutto il personale dipendente delle aziende pubbliche e private del trasporto locale operanti nella Regione.
Queste le aziende che prenderanno parte allo sciopero: Ama, Arpa, Gtm; Sangritana, Di Fonzo, Napoleone, La Panoramica, Cerella, Satam, Baltour, Tessitore, Di Giacomo Angelo Domenico & C. snc, Centro turistico del Gran Sasso.