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Pescara, 24/11/2024
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16/05/2015
Terre marsicane
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Valle Roveto, trasporti su gomma “a rischio estinzione”. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal, Uglt-Ugl e Fast-Confsal hanno decretato l’apertura delle ostilità: sciopero in vista, quindi, nel trasporto su gomma. “Si taglino i privilegi alla casta non i servizi primari per le popolazioni delle aree montane che hanno già dato. E tanto”
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Marsica – Sindacati sul piede di guerra per il “preoccupante degrado” del parco autobus della Marsica e la “carenza di personale” che costringe gli autisti a “stressanti” tour de force per coprire le corse con “possibili rischi sul piano della sicurezza”. Criticità rese ancor più gravi dagli stop a ripetizione degli autobus, su strade e autostrade, dove spesso gli utenti scaricano la loro rabbia contro il malcapitato di turno, “colpevole” soltanto di fare il proprio lavoro su mezzi non proprio al massimo dell’efficienza, mentre l’azienda si trincera dietro “l’indisponibilità temporanea dei mezzi di ricambio”.
Stanchi di attendere un cambio di rotta dell’Arpa, sollecitato a più riprese anche davanti al Prefetto, ma senza ottenere le risposte attese, i rappresentanti di Filt-Cgil (Andrea Tucceri), Fit-Cisl, (Angelo De Angelis), Uilt-Uil, (Renzo Sabatini), Faisa-Cisal, (Luigi Cinaglia), Uglt-Ugl, Guido Pignanacci), Fast-Confsal, (Michele Giuliani) e le Rsa hanno decretato l’apertura delle ostilità: sciopero in vista, quindi, nel trasporto su gomma, per dire basta alla “deriva” di un servizio importante per la collettività marsicana che, insieme ad altre realtà d’Abruzzo, sta per essere investita da un devastante ciclone in arrivo da Roma. Per l’anno 2.015, infatti, il governo Renzi ha messo in programma tagli per 500milioni di euro nel trasporto nazionale: 14 milioni solo per l’Abruzzo, dove la mannaia starebbe per abbattersi sulle aree servite dal treno, con in testa la già disastrata Valle Roveto: qualche anticipazione sul piano aziendale, ancora sottocoperta, infatti, parla di “mezzi Arpa destinati all’estinzione”, con inevitabili riflessi negativi anche sui posti di lavoro.
“Sarebbe la condanna a morte per un servizio pubblico di fondamentale importante”, avverte Renzo Sabatini, (Uil), “che garantisce la mobilità ai residenti di un territorio montano e disagiato come la Valle Roveto e altre aree della Marsica. Il governo non può fare cassa togliendo quel poco che è sopravvissuto ai pesanti tagli di servizi nelle aree periferiche, mentre al centro si continua a spendere e spandere: si taglino i privilegi alla casta non i servizi primari per le popolazioni delle aree montane che hanno già dato. E tanto”. Consci della drammaticità del momento i sindacati confidano in una mobilitazione della politica, sindaci in testa, per “salvaguardare quel poco che resta dei servizi pubblici della Marsica”.
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