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Pescara, 24/11/2024
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Data: 16/05/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sciopero, città in tilt ore d’attesa per i bus un altro venerdì nero. La rabbia dei passeggeri alle fermate: questa non è civiltà Traffico impazzito dalla mattina, ressa per salire sui mezzi.

Sbuffa, si dispera, e poi si sfoga: «Due ore ad aspettare un bus, devo andare a lavoro e dovrò farmela a piedi fino all’Eur così come ho già fatto il 17 aprile, pago l’abbonamento per salire a bordo dei mezzi pubblici per ricevere un servizio scadente e poi perché scioperano sempre di venerdì?». Dalila Elisabeth Silva Uruttia è uno dei tanti volti disperati che ieri si incrociavano alle fermate dei bus nella città inghiottita dallo sciopero dei trasporti che ha gettato Roma nel caos. «Il bus della linea 671 non passano, sono disperata» borbottava Dalila che alla fine deciderà di incamminarsi a piedi verso San Giovanni provando a prendere un’altra linea bus. Ancora un venerdì nero ieri, neanche un mese dopo l’agitazione del 17 aprile che causò la paralisi e il blocco improvviso della metro A. Ieri alle 8,30 è scattato lo sciopero di 24 ore proclamato dalla sigla Usb: chiusi i cancelli delle linee A, B e B1 della metropolitana, pochissimi (e soprattutto stracolmi) i bus e traffico impazzito sin dalla mattina. Corse ridotte invece sulla Roma-Viterbo, la Roma-Lido e la Termini-Giardinetti che dalle 11 ha addirittura limitato il servizio tra Centocelle e Giardinetti.
LA RESSA
Ressa prima delle 8,30 per salire a bordo di un treno della metropolitana e banchine affollate anche alle 17 quando è iniziata la fascia di garanzia durata fino alle 20. Atac in una nota fa sapere che l’adesione allo sciopero la mattina è stata del 16,6%. Per quanto riguarda il servizio di superficie (bus e tram) l’adesione registrata è stata del 39% la mattina e del 32% nel pomeriggio. Cotral parla di un’astensione pari al 4,83% per autisti e al 4,55% delle corse (64 le corse soppresse. Numeri, soltanto numeri, che non riescono a fotografare il reale stato di disperazione di molti romani arrivati in ritardo a lavoro e rimasti imbottigliati nel traffico da San Giovanni a Termini, passando per la Tangenziale Est fino all’Aurelia e alla Cristoforo Colombo.
Maria Opre, giovane addetta alle pulizie in un hotel del centro ieri mattina provava a raggiungere casa dalla stazione Termini: «Devo arrivare a Corcolle, sono disperata, l’attesa è stremante, la metro non c’è è dovrò prendere tre bus per arrivare a Corcolle». Saltate anche le visite mediche: «Ho aspettato sei mesi per un appuntamento con un angiologo e credo non farò in tempo ad arrivare» diceva disperata ieri Dina De Marco, in attesa da ore di un bus diretto sulla Casilina dalla stazione Termini.
DISPERAZIONE
Disperazione ma anche solidarietà con la pratica dei taxi condivisi. «Come ci arrivo all’Eur? Devo andare a lavoro» chiedeva disperato ieri mattina Valerio Filone a piazzale dell’Alberone, che alla fine salirà a bordo di un taxi insieme a una signora appena conosciuta. Secondo l’Usb ieri ha aderito allo sciopero il personale del 70% dei bus Atac e del 90% di quelli di Roma Tpl. Durante la fascia di garanzia la mattina hanno circolato 27 treni su 32 sulla metro A, 25 su 27 sulla metro B. Nel pomeriggio 21 treni su 28 sulla metro A, 21 su 27 sulla metro B. Sia Atac, sia l’assessore alla Mobilità Guido Improta hanno parlato di «disagi contenuti» grazie ai presidi del personale dell’azienda municipalizzata.

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