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Data: 16/05/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Senza legge, stretta impossibile» Precettazione solo per il Giubileo

Un “modello Expo” anche per le precettazioni nei servizi pubblici essenziali, in vista del Giubileo. Ieri a Milano il prefetto Francesco Paolo Tronca ha ordinato a macchinisti e tranvieri dell’Atm di lavorare per garantire il pieno funzionamento di bus e metro. Impensabile bloccare il servizio durante l’Esposizione. Un ragionamento che condividono anche a Palazzo Valentini, in ottica giubilare. Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli non è voluto intervenire nella protesta di ieri. Non si ravvisavano d’altronde eventi «straordinari», tali da giustificare il ricorso a uno strumento che, per legge, può essere adottato solo in casi eccezionali.
GLI EVENTI
Ma durante l’Anno santo straordinario non ci saranno sconti. I servizi durante il Giubileo devono essere garantiti, è la linea della Prefettura. Dai trasporti ai vigili: la macchina amministrativa della Capitale deve essere efficiente per evitare che la città vada in tilt nel momento in cui arriveranno oltre 25 milioni di pellegrini.
Non saranno consentiti scioperi a ridosso dei grandi eventi in calendario nell’anno giubilare. In questo, ci sarà un gioco di sponda anche con l’Autorità garante per gli scioperi. Non a caso, la prossima settimana, Gabrielli incontrerà il presidente dell’Authority, Roberto Alesse.
A Palazzo Valentini si aspettano anche le mosse del governo. Il ministro Delrio, proprio dalle colonne del Messaggero, due settimane fa ha annunciato una stretta contro i disagi legati alle proteste, vincolando l’indizione degli scioperi all’adesione preventiva del 51% dei lavoratori.
IL PRESSING
Lo stesso chiede il Campidoglio, che da settimane è in pressing per un giro di vite che metta con le spalle al muro le sigle che non sono rappresentative ma che, attraverso queste manifestazioni, possono mandare in tilt i servizi pubblici. Ieri l’assessore ai Trasporti, Guido Improta, è tornato a chiedere un intervento nazionale: «Bisogna trovare nuove modalità nell’esercizio del diritto di sciopero - ha detto Improta - Non si possono danneggiare eccessivamente i cittadini, a cui va comunque garantito il diritto alla mobilità». Il titolare dei Trasporti ha anche parlato dello sciopero di ieri, ringraziando «la dirigenza e il personale di Atac che hanno presidiato sul rispetto della fascia di garanzia», a differenza di quanto accaduto lo scorso 17 aprile, quando i treni si fermarono prima dell’inizio dell’agitazione. Disagi che, secondo Improta, sarebbero «da ricondurre a comportamenti che, seppure individuali, hanno determinato la percezione di un'azione premeditata volta a gettare discredito sull’azienda».

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