ORTONA «Invece di remare tutti nella stessa direzione assisto allibito alla danza di dichiarazioni inutili, di distinguo, di chiacchiere da bar, mentre la Regione ha puntato sul porto di Ortona, sull’autorità portuale con Civitavecchia, sui futuri investimenti che si giustificano solo se si farà il dragaggio». È una secca replica quella del sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Camillo D’Alessandro, alle dichiarazioni del presidente del consiglio comunale di Ortona, Ilario Cocciola, dopo la conferenza dei capigruppo in consiglio sulla procedura di escavazione dei fondali del porto che c'è stata in settimana. «A tutti i presenti è apparso a dir poco certo che le somme stanziate per il dragaggio siano insufficienti», aveva rivelato Cocciola in seguito all’incontro tra i vertici della politica comunale, in cui si era ragionato sul tema del possibile smaltimento di fanghi di categoria “C”, ovvero da trattare in discarica con ovvio aumento dei costi. «Sarebbe bastato chiedere all’Arta, come ho fatto io, per sapere che nessun campione oggi rilevato è in fascia C. Sempre ad oggi in nessun caso sono stati raggiunti limiti che fanno scattare i vincoli che riguardano i siti contaminati, ciò da bonificare in discarica», ha commentato D’Alessandro. «Ci troviamo a circa il 30% dei sondaggi, quindi sarebbe buona cosa aspettare la conclusione delle analisi prima di parlare. Non escludo che si possano trovare punti da fascia C o B, ma ciò non mette in discussione le opere di dragaggio, anche perché da tempo lavoriamo alla soluzione alternativa». Quale? La realizzazione, da parte di un privato, della “vasca di colmata” che possa accogliere il materiale dragato di Ortona che per qualità non può essere riversato in mare. «Aspettiamo la conclusione delle analisi e poi decideremo cosa fare, senza fare terrorismo preventivo sui problemi che affronteremo e risolveremo. Ortona avrà il suo dragaggio e poi una nuova stagione di investimenti pubblici e privati», ha assicurato D'Alessandro. Nel frattempo, però, come sottolineato da Augusto De Sanctis, del Forum dell'Acqua, la Corte costituzionale ha bocciato la delibera di giunta regionale in materia di dragaggio, che consentiva lo spostamento di sedimenti in mare fino a 25mila metri cubi attraverso una semplice comunicazione dell’interessato, con il rischio di contaminare zone a grande distanza in mancanza di una serie di precauzioni. Ed in tal senso, in vista dei dragaggi dei porti di Ortona e Pescara, lo stesso De Sanctis lancia un appello: «Auspichiamo che sia assicurata la massima trasparenza nella gestione e pubblicazione dei dati ambientali riguardanti i sedimenti e la partecipazione del pubblico nelle procedure».