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Pescara, 24/11/2024
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Data: 18/05/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Arrivati duemila bus, ma la viabilità ha retto. La Protezione civile ringrazia gli aquilani che hanno raccolto l’invito a servirsi dei mezzi pubblici

L’AQUILA Una lunga giornata cominciata alle 6 e finita solo dopo le 20, quando gli ultimi dei circa 2.000 autobus arrivati da ogni parte d’Italia, hanno lasciato la città. Trecento i volontari delle associazioni di Protezione civile impegnati, insieme alle forze dell’ordine, all’Anas e ai vigili urbani arrivati a dar man forte anche da Roma e da altre città abruzzesi, nella gestione della viabilità e delle aree di attesa. Un tour de force, lontano dai riflettori accesi sulla sfilata degli oltre 300mila alpini, servito ad evitare il rischio di grossi ingorghi e proteste. «È andato tutto piuttosto bene», ha commentato Silvio Liberatore, responsabile della Sala operativa della Protezione civile regionale, «anche perché gli aquilani hanno raccolto l’invito a servirsi, per gli spostamenti, degli autobus dell’Ama che, tra l’altro, ha messo in campo un servizio davvero efficiente con l’attivazione di sei linee speciali e con un viavai continuo di navette, nell’ordine ieri di una ogni 3-4 minuti». In quanto agli autobus arrivati da altre città italiane, secondo la Protezione civile il numero è stato di poco inferiore a quello preventivato «anche perché» ha spiegato Liberatore, «molti alpini sono arrivati in anticipo poiché ospiti di paesi e comunità dove hanno svolto servizio di volontariato dopo il terremoto». Dunque un bilancio positivo per la Sala operativa della Protezione civile della Regione che ieri ha ricevuto anche la visita del capo del Dipartimento nazionale Fabrizio Curcio. «Oggi L’Aquila è una città in ripresa, allegra e viva», ha detto Curcio. «C’è ancora da fare, ma i cittadini hanno reagito e L’Aquila rinascerà». «Vogliamo ringraziare» ha aggiunto in serata Liberatore, «i volontari che, come al solito, hanno operato con grande efficacia e professionalità sobbarcandosi un’attività faticosa e lontana dai riflettori». Tutto bene anche per il coordinatore della Protezione civile comunale Eugenio Vendrame, «con il solo neo della violazione della zona rossa. Alla fine siamo stati costretti a presidiare i varchi. In quanto alla sfilata, il sistema messo a punto ha funzionato. La mole di lavoro in quest’ultima settimana è stata davvero notevole, ma ora c’è solo da essere soddisfatti».

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