L’AQUILA Migliaia di volumi che raccontano la storia della Cgil e in generale della contrattazione e dei primi statuti dei lavoratori, dagli anni ’20 alla fine degli anni ’70. Tutti provenienti dall’archivio nazionale della Cgil e arrivati in enormi scatoloni all’indomani dell’inaugurazione della nuova sede del sindacato, dopo che il sisma del 2009 ha danneggiato quella in l centro storico. Ci sono voluti mesi di lavoro, da parte degli attivisti del sindacato, per selezionare oltre quattromila volumi, catalogarli e sistemarli negli scaffali. E ieri è stato finalmente aperto al pubblico l’archivio-biblioteca nei locali di via Saragat. I beni librari e documentaristici saranno, dunque, patrimonio della Camera del lavoro dell’Aquila. «Si tratta di opere dal grande valore storico e culturale», spiega il segretario provinciale della Cgil Umberto Trasatti, «altri scatoloni sono in arrivo. È proprio vero, come diceva il sindacalista e partigiano Bruno Trentin, che la Cgil fa cultura». Almeno 250 i volumi donati dai privati, 520 le foto archiviate e 20 i manifesti che raccontano la storia del Paese e non solo le tappe del sindacato. Anche se ancora in via di sistemazione, intanto, chiunque potrà consultare il materiale a disposizione anche di tanti studenti universitari che che spesso si rivolgono alla Cgil per avere materiale e documenti per le loro tesi di laurea e le loro ricerche scolastiche. I volumi provengono dalla biblioteca «Luciano Lama», fondata nel 1968 nel Centro studi e formazione sindacale di Ariccia ed è un primo passo per la costituzione di un osservatorio sulla contrattazione. La grande mole di documenti infatti lo consente. «Abbiamo la possibilità», spiega Loretta Del Papa dello Spi-Cgil, «in tal senso, di diventare un punto di riferimento per i delegati sindacali». Si tratta di un osservatorio sulla contrattazione unico in Abruzzo, che raccoglierà contratti aziendali, sociali-territoriali, di sito e accordi di secondo livello. Il lavoro per organizzare la biblioteca non è ancora finito: ora si deve completare la sistemazione del materiale acquisito, trasferire i dati su una piattaforma web, condividerla con la rete dei Centri di documentazione Cgil e avviare i servizi di apertura, prestito e consulenza. Questi ultimi saranno gestiti dallo Spi-Cgil. A supervisionare il lavoro è il comitato di gestione, costituito da Paolo Perna (coordinatore), Egidio Pezzuto, Fernando Rossi, Michele Cecconi, Federica Benedetti, Annamaria Ximenes e Maria Pia Lombardi.