La transazione con la Cgrt, società che ha realizzato la metropolitana di superficie non s’ha da fare. Dopo un parere "pilatesco" della Corte dei Conti interessata dal Comune a dirimere la complessa questione, il sindaco Cialente ieri in consiglio comunale ha annunciato il dietrofront sul tentativo di transazione, rimettendo tuttavia al palla al consiglio comunale e in primis alla Commissione Bilancio il cui presidente Giustino Masciocco si è mostrato a più riprese contrario alla mediazione con la società. Il che vuol dire che l'impresa dell'imprenditore aquilano Eliseo Iannini, per vedersi riconosciuto l'indennizzo per le opere effettuate dovrà attendere i tempi della giustizia ordinaria. «Abbiamo inviato alla Corte dei Conti - ha dichiarato il primo cittadino - una richiesta di parere in merito all'indennizzo, in favore dell'impresa, a seguito dell'annullamento del contratto di lavoro con sentenza della Corte europea di Giustizia. Tale quesito è stato dichiarato inammissibile dalla magistratura contabile, che esercita anche funzioni consultive, ritenendo che tale materia non rientri nelle sue competenze. Ritengo che l'Amministrazione - ha proseguito Cialente- non possa essere lasciata sola a deliberare su una materia così complessa e delicata e in assenza di qualsiasi indicazione e parere da parte della Corte dei Conti. Per questa ragione - ha concluso il sindaco - trasmetterò la proposta al consiglio comunale, attraverso la Commissione "Programmazione e bilancio", affinché si esprima in tal senso.
RESPONSABILITA’ CONDIVISE
«Le responsabilità vanno condivise, ognuno per la sua parte. Il sindaco non può essere il solo chiamato a rispondere». Il presidente della I commissione, Masciocco non si è fatto infilzare ricordando di aver già presentato più di un mese fa una mozione per portare in consiglio comunale la discussione sulla metropolitana. «Avevo pertanto già programmato - ha spiegato Masciocco - di convocare a breve la Commissione in seduta aperta, con questo argomento all'ordine del giorno». In apertura della seduta Benedetti ha espresso «solidarietà e vicinanza alla società sportiva e al calcio rossoblu. Al contrario, qualora fossero confermate le accuse e le responsabilità che sono emerse, tali comportamenti sarebbero da condannare fermamente e da ritenere assolutamente esecrabili e lesivi dell'intero mondo dello sport, e non solo del calcio».
LA DIFFIDA DEL PREFETTO
Sulla seduta del Consiglio pendeva comunque la diffida del Prefetto ad approvare il rendiconto del 2014,pena scioglimento del Consiglio, che ha avuto i numeri sufficienti in aula per il via libera. Via libera dell'assemblea anche ai Conti degli agenti contabili, sempre per l'annualità 2014. La delibera ha ottenuto 16 voti favorevoli e 6 contrari. Approvata all'unanimità anche l'atto deliberativo riguardante il rendiconto di gestione dell'istituzione del Centro servizi anziani, Il bilancio del Csa, si chiude con un avanzo di amministrazione di oltre un milione di euro. Il Consiglio ha quindi discusso il Rendiconto di gestione per l'esercizio 2014. Il consuntivo presenta un avanzo di amministrazione di 47 milioni di euro, dei quali 33 disponibili, da utilizzare in parte per far fronte ai debiti fuori bilancio, rispetto ai quali si è provveduto ad un accertamento. La deliberazione è stata approvata con 19 voti favorevoli e 5 contrari.