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Pescara, 24/11/2024
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22/05/2015
Il Centro
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No-Ombrina, a Lanciano attesi 40mila manifestanti. Domani la marcia contro la petrolizzazione dell’Abruzzo, oltre 350 adesioni |
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LANCIANO «Abbiamo sempre vinto le nostre battaglie, ecco perché non è troppo tardi manifestare contro Ombrina». Alessandro Lanci, presidente di Nuovo Senso Civico, associazione che assieme a Zona 22, Forum dell'acqua e No Triv sta organizzando la manifestazione nazionale di domani a Lanciano contro la petrolizzazione dell'Adriatico, è fiducioso sull'esito del corteo. «Tanto più la manifestazione sarà massiccia, più forte e netto sarà il messaggio dei cittadini abruzzesi nei confronti della politica e del governo. Abbiamo combattuto e vinto contro la Sangro Chimica in Val di Sangro, lì dove ora sorge la Sevel, la fabbrica più grande d'Europa per la costruzione di furgoni commerciali; abbiamo impedito l'arrivo del Centro Oli di Ortona, siamo reduci dalla vittoria contro una raffineria sul lago di Bomba e il progetto Ombrina Mare incassa sconfitte da sette anni. Solo che, come in una squadra di calcio che non riesce mai a vincere, in questo caso è il governo che sta aumentando sempre di più le dimensioni della porta per facilitarle il gioco. Ma non può passare il concetto che è possibile fare e decidere tutto sulla testa dei cittadini, gli abruzzesi non ci stanno». Sotto accusa è il decreto Sblocca Italia, «responsabile di un sopruso, dal momento che» - spiegano le organizzazioni - invece di difendere il territorio dalla devastazione ambientale, dalle cementificazioni, dalle trivelle, dalle privatizzazioni e alienazioni ai privati, le incoraggia». Ma intanto tutto è pronto per il grande bagno di folla di domani. I numeri sono fin da ora imponenti. Oltre 350 le sottoscrizioni di associazioni, gruppi, comitati, cantine sociali, ristoratori, imprese, hotel, associazioni di categoria e comuni. Per la prima volta anche i sindacati scendono in campo. Ieri Maurizio Landini in visita a Lanciano per presentare il progetto di Coalizione Sociale, nel prendere in mano una maglietta No Ombrina offerta da un attivista ha ribadito la vicinanza della Fiom a questa battaglia: «E' necessario cambiare il modello produttivo, capire che bisogna produrre beni che abbiano un impatto sostenibile sull'ambiente». A Lanciano sono attese tra le 30 e le 40mila persone. Il corteo sfilerà da viale Cappuccini (con ritrovo alle 15 nella zona industriale di Marcianese) per poi snodarsi fino in piazza Plebiscito in un percorso di circa tre chilometri e mezzo per raggiungere Piazza Plebiscito attorno alle 18 dove, a seguire, ci saranno gli interventi di alcuni rappresentanti e un concertone finale. Sono attesi pullman e treni da fuori regione, centri sociali in arrivo dal nord e migliaia di cittadini e simpatizzanti. "Sarà una festa - spiegano gli organizzatori - un mare di persone che scendono in campo ancora una volta contro il petrolio affinchè si capisca una volta per tutte che l'Abruzzo ripudia le piattaforme petrolifere e ogni progetto contrario allo sviluppo ambientale". Tra i manifestanti ci saranno anche i rappresentanti della Terra dei Fuochi con la testimonianza di esponente della Chiesa (schierata anch’essa contro il petrolio attraverso la Ceam e la pastorale sociale dei vescovi della diocesi di Lanciano e Ortona) e allo stesso tempo simbolo della lotta contro i reati ambientali in Campania: don Maurizio Patriciello. Torna anche la professoressa Maria Rita D'Orsogna, paladina di tutte le battaglie contro il petrolio in Abruzzo. Tra le tante associazioni c'è chi, con caparbietà e coerenza, ha deciso di non usare l'auto per arrivare a Lanciano: si tratta dei ragazzi dell'associazione Il Cammino di San Tommaso che partono a piedi da Caldari (Ortona) alle 8 per essere a Lanciano alle 15 e camminare ancora in nome di un Abruzzo verde e pulito.
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