Regione – Marcia indietro della Regione sul drastico taglio dei servizi di trasporto su gomma. Il pressing a tutto campo dei sindacati contro il disegno di ridurre 10 milioni di euro dal fondo per il trasporto pubblico locale, con conseguente eliminazione di servizi essenziali, soprattutto nelle aree montane, spinge la Regione a cambiare indirizzo.
Per uscire dall’accerchiamento -lo sciopero regionale indetto da Cgil e Ugl da una parte e la mobilitazione nei territori come la Marsica con il sostegno dei sindaci - il governo regionale “aderisce” alla richiesta dei sindacati confederali e di categoria di Cisl, Uil e Cisal “di ridurre di 5-6 milioni di euro il taglio sul fondo regionale dei trasporti” e si impegna a “garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali”.
Nel faccia a faccia con i rappresentanti di Cisl, Uil e Cisal, il duo Camillo D’Alessandro e Silvio Paolucci, rispettivamente sottosegretario alla presidenza della giunta regionale con delega ai trasporti e assessore regionale al bilancio, ha condiviso la necessità di garantire nella nuova programmazione “il sostegno necessario per la politica di investimenti nel settore, la garanzia di un livello adeguato di servizio nelle aree interne e, nel caso di affidamento di servizi e sub-concessioni a terzi la previsione della clausola sociale nei bandi di evidenza pubblica”. Sull’altro versante, invece, si procederà con il recupero di produttività e l’avvio di un percorso per arrivare a un contratto unico di 2° livello con la necessaria e sostenibile armonizzazione degli istituti: operazione che prevede incontri con le categorie (3-4-5 giugno) e confederali (6 giugno).
Novità in vista anche sul potenziamento progressivo dell’intermodalità e sull’estensione della bigliettazione unica su tutto il territorio regionale, mentre saranno “tagliati i costi della politica e dell’apparato dirigenziale”.
Insomma, un’intesa ad ampio raggio che suona quasi come una risposta, seppur indiretta, allo sciopero messo in piedi da Cgil e Ugl. Si vedrà.
Il dietrofront della Regione, comunque, nella Marsica -zona a più alto rischio di tagli- viene accolto come un segno di “buona volontà, un punto di partenza. Se la Regione intende impostare un percorso mirato all’ottimizzazione del servizio con delle clausole di salvaguardia per le aree più disagiate”, afferma il segretario della Uil-trasporti, Renzo Sabatini, “eliminando i veri sprechi siamo assolutamente disponibili a sedere a un tavolo per delineare un futuro all’insegna del rilancio del trasporto a tutto tondo, altrimenti ognuno farà le sue scelte”.