LANCIANO E' un day after di soddisfazione e speranza quello a seguito della imponente manifestazione di piazza a Lanciano contro la petrolizzazione del mare Adriatico. «Da oggi» commenta a caldo Alessandro Lanci, presidente di Nuovo Senso Civico «è cambiato tutto in Abruzzo. Questa grande festa di pacifica contestazione ha fatto capire una volta per tutte a chi ci amministra che sul petrolio in Abruzzo non si può più tacere con il governo centrale: i cittadini non lo vogliono». «Adesso» prosegue Lanci, «D'Alfonso, la sua giunta e la sua maggioranza hanno una sola cosa da fare, andare a Roma e manifestare chiaramente che il popolo abruzzese non vuole che vengano insediate piattaforme petrolifere in questa regione. Se non riuscirà a farsi valere chiediamo a D'Alfonso e a tutto il consiglio regionale di dimettersi, facendo leva sul peso politico di questa scelta e dando seguito alle promesse fatte in campagna elettorale quando si è detto chiaramente che non si sarebbe mai permesso l'arrivo di “ufo”. Saremo pronti a ridare il voto a D'Alfonso e alla sua giunta alle prossime regionali». «E' stata una grandissima soddisfazione» sottolinea il vice sindaco di Lanciano, Pino Valente «una risposta democratica ai tanti disfattisti che dicevano che la città non era pronta ad un evento così imponente. C'è stato anche chi è passato nei negozi del centro dicendo ai commercianti di abbassare le serrande perché ci sarebbero stati tafferugli. Un'operazione bieca che per fortuna non ha avuto gli effetti sperati. E' andato tutto bene, e la città ha risposto alla grande». E che le cose siano filate lisce in una pianificazione della manifestazione perfettamente oliata e studiata nei minimi dettagli lo dimostra anche il fatto che non ci sono stati episodi di violenza o di vandalismo nonostante le decine di migliaia di presenze. «La questura» sottolinea Lanci «si è congratulata pubblicamente con gli organizzatori per l'ottima riuscita della manifestazione». Il servizio d'ordine interno alle associazioni ha garantito anche che una cinquantina di ragazzi mascherati e con felpe e anfibi neri, potesse manifestare pacificamente senza dar spazio ad alcuna intemperanza». Le forze dell'ordine erano presenti in modo massiccio, ma in borghese, mischiate tra i manifestanti. Camionette e rinforzi sono stati tenuti a distanza, nei pressi della stazione ferroviaria, pronti ad intervenire. Studiato nei dettagli anche il percorso, cambiato all'ultimo per motivi di sicurezza, che ha previsto la totale assenza di auto e di cassonetti dell'immondizia.