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Pescara, 24/11/2024
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Data: 25/05/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tasse, opposizione contro la stangata a Pescara. Alla vigilia del consiglio la richiesta di uno stop alla decisione e la proposta di tagli alla spesa per trovare i 2,6 milioni mancanti.

Le richieste: niente aliquota massima dell’Imu e raddoppio (da 5 a 11 mila euro) della soglia di esenzione dall’addizionale Irpef.

RISCHIO DISSESTO
La maratona in consiglio comunale riprende oggi, ma il nodo del bilancio arriverà domani, dopo il parere dei revisori dei conti alla manovra lacrime e sangue, resa ancor più severa da un taglio in corsa di 2,6 milioni ai trasferimenti statali. Quella che si profila è una stangata fiscale con aliquote al massimo ed esenzioni Irpef ridotte all’osso Sul filo della differenza sempre più labile tra pre dissesto e dissesto pieno, si scontreranno la maggioranza, alla disperata ricerca di minimi margini di manovra per realizzare almeno in parte il programma di governo, e l’opposizione, decisa a scantonare dall’assunzione di responsabilità in ordine a una disastro finanziario maturato nei cinque anni precedenti. E soprattutto a intralciare in ogni modo l’ipotesi di nuove tasse.
E proprio dal fronte centrodestra arriva, alla vigilia della seduta, un appello al presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli per sospendere ogni decisione con la richiesta di un doveroso approfondimento tecnico sulla praticabilità del cambio di aliquote fiscali in corsa. «Sarebbe stato opportuno - scrive nella lettera il capogruppo di Ncd Guerino Testa insieme ai colleghi di Forza Italia e Pescara futura - prevedere soluzioni alternative con ulteriori tagli tecnici alla spesa corrente per cogliere l’obiettivo di innalzare la soglia di esenzione dell’addizionale comunale Irpef da € 5.830,76 (pari all’importo della pensione sociale Inps) a € 11.661,52 (pari al doppio della stesso assegno pensionistico) e il mantenimento delle agevolazioni Imu con aliquota da definire, ma comunque inferiore alla massima del 10,6 per mille».
GIORNI CONTATI È la logica conseguenza delle riserve espresse nell’ultima conferenza dei capigruppo, di fronte alla richiesta degli uffici di modificare la bozza di bilancio alla luce dei nuovi tagli. «Pur confermando - scrivono le opposizione - l’impegno dei nostri gruppi consiliari a favorire la veloce deliberazione degli strumenti finanziari era stato posto l’accento sul fatto che le regole sulla fiscalità locale, una volta fissate, non potevano essere modificate per l’anno in corso.
Da vedere come la richiesta sarà accolta dalla maggioranza, che in ogni caso ha già pronto un emendamento per il raddoppio della soglia di esenzione Irpref. i. Lo stop alla decisione del consiglio, sforzo necessario secondo l’opposizione «per evitare un ulteriore inasprimento di una già pesantissima pressione fiscale sui cittadini», rischia di incidere sui tempi complessivi della discussione e di complicare l’accesso alla manovra salva conti della Cassa depositi e prestiti.

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