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Pescara, 24/11/2024
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Data: 27/05/2015
Testata giornalistica: Prima da Noi
Comune Pescara, sindacati: «i tagli al sociale sono immorali. E’ una vergogna»

PESCARA. I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno espresso la loro forte preoccupazione per i tagli al sociale previsti da un bilancio di previsione del Comune di Pescara che potrebbe essere «durissimo per le famiglie».

Al termine della conferenza stampa i sindacalisti con alcuni manifestanti si sono accomodati nella sala consiliare per partecipare ai lavori del Consiglio Comunale.
«Il bilancio scarica tutto sulle fasce deboli della popolazione, taglia le agevolazioni e le fasce di esenzione, tutte conquiste degli ultimi 15 anni che evidentemente sono stati anni di scarso controllo della macchina amministrativa e economico finanziaria», hanno detto.
Coccia parla di una «accetta» che si abbatte sul sociale «mentre la fascia di poverta' si e' allargata. E noi - ha concluso - non lo possiamo accettare».
«Non é possibile - ha spiegato il segretario dello Spi Cgil Paolo Castellucci - far pagare alle famiglie gli errori fatti in questi anni dalla politica e dagli amministratori. Questa é una operazione immorale che contestiamo e combatteremo fino in fondo. Si continua a dire che questa operazione di tagli al Sociale é stata posta in essere per evitare il pre dissesto, anche se ormai siamo al dissesto. Scaricare tutto sulle fasce deboli é ingiusto e oggi con questa protesta vogliamo far sentire forte la nostra voce per dire chiaro e tondo che non ci stiamo».
Umberto Coccia, segretario provinciale della Cisl ha parlato di un «bilancio lacrime e sangue che scarica sulle categorie più deboli i problemi del Comune. Abbiamo parlato di dissesto sociale perché i tagli andrebbero a colpire proprio quei settori che avrebbero invece bisogno di essere adeguati. Questi tagli previsti dal bilancio sarebbero - ha spiegato Coccia - ancora più dolorosi perché oggi si sta realizzando quel l'allargamento della fascia di povertà che vede sempre più persone non riuscire a vivere in maniera degna. Abbiamo saputo che mancano 50 milioni ma non può essere oggi il cittadino a pagare per dieci, quindici anni di scelte evidentemente sbagliate della politica».
Rosa Toritto (Uil) ha detto che «un anno fa il sindaco aveva iniziato a parlare di pre dissesto finanziario proprio per evitare quello che invece oggi é accaduto. Ora c'é una situazione difficilissima che ha portato la tassazione ai massimi, ma non solo visto che é stata abbassata la soglia di esenzione e che é stato aumentato l'addizionale Irpef. Si tratta di una situazione che non possiamo accettare e che ci vedrà sempre pronti a lavorare per continuare ad essere dalla parte di quelle categorie di lavoratori più deboli e dei pensionati».

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