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Pescara, 24/11/2024
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Data: 02/06/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Botta & Risposta - Società “Tua”, riparte la trattativa sul contratto. Mercoledì l’apertura di tavoli separati con i sindacati. L’obiettivo è scrivere un nuovo testo partendo dai contratti aziendali di Arpa, Gtm e Sangritana

PESCARA Mercoledì torna a riunirsi il tavolo sindacati-azienda per il contratto di secondo livello di Tua, la società unica regionale dei trasporti costituita dalla incorporazione in Arpa di Gtm e Sangritana (l’8 giugno si terranno le assemblee conclusive delle tre società e l’avvio del nuovo soggetto). Saranno tavoli separati, come richiesto dai sindacati: Fit-Cisl, Uil Trasporti e Faisa-Cisal la mattina, Cgil e Ugl il pomeriggio, e la sera le organizzazioni minori. Gli incontri andranno avanti anche giovedì e venerdì. Nel frattempo c’è da registrare uno sciopero generale del trasporto regionale pubblico e privato il 29 maggio, indetto da Cgil e Ugl, che ha visto un’adesione del 33% del personale viaggiante. Il contenzioso è sul piano industriale di Tua e soprattutto sul progetto di armonizzazione dei contratti di secondo livello delle tre aziende Arpa, Gtm e Sangritana, che la Regione, azionista di maggioranza di Tua, ritiene in alcuni punti «non comprensibili, non sopportabili e non sostenibili economicamente». Basti citare come esempio il riconoscimento economico delle 25 semifestività in Gtm (tra queste le ricorrenze dei Patti Lateranensi, le Quattro giornate di Napoli e la festa dei Colli a Pescara), o la questione delle turnazioni (o “nastri”) che permette in alcuni casi a un autista Arpa di lavorare tre ore sulle sei e rotti del contratto percependo lo stesso stipendio. Oppure il monte ore di straordinari arrivato a livelli record. «Il servizio va riorganizzato e come farlo sta scritto nel piano industriale che abbiamo consegnato ai sindacati», spiega Camillo D’Alessandro, sottosegretario alla presidenza della giunta con delega ai trasporti. «I sindacati a loro volta ci hanno chiesto di precisare alcuni punti e noi lo faremo. Tra questi c’è il fatto che questo meccanismo di razionalizzazione deve prevedere un diritto specificato delle zone interne. Perché è vero che i bus non possono viaggiare vuoti, come scandalosamente accade oggi, ma sulle zone interne esiste un obiettivo problema di numeri. Altra richiesta è il titolo unico di viaggio che noi faremo sia in forma cartacea o elettronica con una card, oppure utilizzando una app per smartphone». Per la Regione il punto è varare una società regionale efficiente ma anche in grado di sostenere i tagli (passati e futuri) operati del governo al Fondo unico dei trasporti. Nel 2015 questi tagli hanno comportato per l’Abruzzo una riduzione del fondo di 10 milioni di euro (da 183 si è passati a 173 milioni) per la metà circa recuperati attraverso le risorse derivanti dal prolungato ammortamento del disavanzo regionale di 530 milioni. Ma in Conferenza Stato-Regioni si è recentemente parlato di un ulteriore taglio in arrivo di 500 milioni-1 miliardo che per l’Abruzzo comporterebbe 10-20 milioni in meno sulla voce trasporti. Tua, tra l’altro, parte con un debito consolidato pregresso di 6 milioni e ha dunque bisogno di recuperare nel 8-10 milioni per chiudere l’anno in pareggio. Il piano industriale prevede economie per 11 milioni su base annua, quindi 5-6 milioni nel secondo semestre del 2015. Il resto va trovato lavorando di forbici sul costo del lavoro, armonizzando quindi i singoli contratti aziendali. Quali i possibili scenari? Il 5 potremmo avere l’accordo e un testo che soddisfa le due parti. Oppure sindacati e Regione potrebbero restare sulle proprie posizioni. In questo caso la Regione potrebbe applicare il contratto di secondo livello della società incorporante, cioè l’Arpa, con tutti i pregi e i limiti del caso. Oppure potrebbe decidere di azzerare tutto, andare avanti col solo contratto di primo livello per poi riaprire le trattative.

Lo sciopero. I dati forniti dalle aziende
Su un totale di 887 lavoratori di Arpa, Gtm e Sangritana in servizio nelle fasce orarie interessate dallo sciopero del 29 maggio scorso, coloro che si sono astenuti dalla prestazione sono stati 297 pari al 33,4% degli addetti in servizio. Lo ha comunicato Arpa. Nel dettaglio, in Arpa hanno scioperato in 163 su 496, pari 32,8%, in Gtm gli aderenti allo sciopero sale al 55,7% , essendo stati 102 gli aderenti alla protesta su 183. In Sangritana si è registrato il più basso indice di consensi per un numero di scioperanti pari a 32 su un totale di 208, che in percentuale dà un risicato 15,3% . «Date le caratteristiche dello sciopero limitato a fasce orarie che non interessavano gli utenti abituali del trasporto pubblico, studenti e lavoratori pendolari, si può dire che il disagio per la protesta dei sindacati Filt-Cgil e Ugl autoferrotranvieri è stato limitato», conclude Arpa.

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