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Pescara, 24/11/2024
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Data: 02/06/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Botta & Risposta - «Contratto Tua, tagli solo sul personale viaggiante». Società regionale dei trasporti, Rolandi (Filt-Cgil) contesta la bozza della Regione «Ignorati i veri problemi, siamo pronti a trattare ma non a ogni costo»

PESCARA «Non abbiamo chiesto noi il tavolo separato, ma gli altri sindacati quando abbiamo proclamato lo sciopero». A parlare è Franco Rolandi, segretario della Filt Cgil. Domani la sua organizzazione incontrerà Regione e società per proseguire le trattative sul contratto aziendale di Tua, l’azienda unica dei trasporti nata dall’incorporazione di Sangritana e Gtm in Arpa. Con lui ci sarà sol l’Ugl. Gli altri sindacati (quelli che non hanno partecipato allo sciopero del 29) saranno sentiti prima e dopo l’incontro con Cgil e Ugl. «Siamo disponibili ad armonizzare i contratti», dice Rolandi, «e a superare certe situazioni ereditate nel tempo, ma non si può far pagare tutto al personale viaggiante. Il sottosegretario Camillo D’Alessandro sta sviando dai veri problemi». Per esempio dal biglietto unico «che secondo il piano industriale resterà nell’area metropolitana Chieti-Pescara», dice Rolandi, «mentre noi chiediamo che sia esteso a tutta la regione, comprendendo anche la Sangritana». Altra questione è il taglio al fondo unico dei trasporti. «L’Abruzzo è l’unica regione ad averlo applicato», dice Rolandi, «le altre stanno aspettando i prossimi tagli di Renzi». Altre questioni contestate da Filt-Cgil e Ugl riguardano la privatizzazione della società Sistema, il taglio di circa 1,3 milioni di chilometri «in base a presunte sovrapposizioni con il sistema ferroviario», le privatizzazioni «attraverso subconcessioni a vettori privati», la conferma di manager «che hanno fatto male in passato e che ora scrivono il piano industriale della nuova azienda, tanto è vero che la prima cosa che hanno inserito è la conferma delle indennità di funzione per quadri e funzionari». Ora, insiste il sindacalista, «di fronte a una situazione così delicata, sarebbe opportuno che non si perdesse tempo a fare tavoli separati. È poi paradossale che la Regione imponga una tempistica così accelerata». Così come si contesta l’accelerazione dell’operazione Tua. «Si sarebbe potuto fare un’altra operazione attraverso la formare di una newco, ma si sa che avrebbe creato problemi all’Arpa che ha i conti in rosso e non certo per responsabilità dei lavoratori». Rolandi contesta anche i dati dello sciopero: «I dati che dà l’azienda sicuramente non contemplano i 280 amministrativi (70 sono quadri aziendali) presenti nelle tre aziende di trasporti su un totale di 1600 dipendenti». I giochi sono dunque aperti. Se si arriverà alla firma di un accordo separato, ci sarà il passaggio al referendum tra i dipendenti per la conferma del contratto. La trattativa non sarà facile anche perché, dice Rolandi, «non vogliamo gettare al vento 40 anni di contrattazione».

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