Continua a sprofondare nelle sabbie mobili lo scalo dei parchi Giuliana Tamburro portandosi dietro, legati a doppio filo, il gestore Xpress e l'amministrazione comunale. L’Enav (Ente nazionale per l’assistenza al volo) ha disposto dal 19 maggio scorso la chiusura dello scalo al traffico generale, oltre che a quello commerciale, già decretata ad aprile dall’Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) con revoca della licenza commerciale. Perfino la torre di controllo è stata disattivata nei giorni scorsi.
LE EMERGENZE
Dunque fino al prossimo 20 luglio l’aeroporto dei Parchi sarà chiuso all’aviazione generale e commerciale, fatta eccezione per le emergenze, i voli ospedalieri, i voli di Stato e il traffico di base. Vengono interdetti anche i voli «non militari per scopi non commerciali e diversi dal lavoro aereo», ossia il volo privato. È l’ennesimo flop per l’aeroporto, voluto dal Comune e affidato in gestione ventennale alla società Xpress. Già in precedenza, infatti, lo scalo era stato chiuso per brevi periodi al traffico sia commerciale che generale. Proprio sulla questione dell’affidamento dello scalo Giuliana Tamburro all’impresa calabrese, in questa settimana sono state rinviate a giudizio tre persone, due dipendenti del Comune e una di Enac.
LA DELUSIONE
Sempre più deluso il presidente della Xpress Giuseppe Musarella, reduce da un incontro avuto la scorsa settimana con l’amministrazione comunale. «Il problema oltre che operativo è politico - è il sindaco che dovrebbe spiegare come stanno le cose. Non capisco perché l’amministrazione comunale non abbia ancora avviato le procedure per quanto riguarda il rinnovo della licenza commerciale». Per Musarella il provvedimento Enav è una diretta conseguenza di quanto stabilito dall’Enac, in attesa che vengano avviati gli interventi di ampliamento della pista o che almeno sia effettuato un sopralluogo da parte della commissione Enac. «Ho la sensazione che anche in questo caso di sospensione in sospensione si giungerà alla fine dei lavori», spiega Musarella piuttosto rassegnato.
LE DIFFICOLTÀ
«Noi siamo pronti a fare tutto quello che è necessario. Se la politica non decide di rinnovare il certificato di traffico commerciale io posso fare ben poco». Nonostante le difficoltà Xpress non ci pensa lontanamente a gettare la spugna, ad andare via.
«No non si può - dice non tono perentorio Musarella -. In realtà un aereo proveniente da un altro aeroporto potrebbe atterrare ugualmente se ci chiede le procedure».