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Pescara, 24/11/2024
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Data: 04/06/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporti, si tratta sulla nuova Tua «Pensionabili in 140». Altri 2 giorni di incontri tra Regione e sindacati su contratti, turni, assunzioni, incentivi. Uil: «Comunque un referendum»

PESCARA Si tratta a oltranza sulla nuova Tua, l’azienda unica regionale dei trasporti che ha inglobato 900 bus di Arpa, Gtm e Sangritana ed i 38 treni regionali solo di quest’ultima. Nel corso degli incontri andati avanti fino a tarda sera è stata quantomeno disegnata una piattaforma dalla quale oggi ripartire per poter arrivare a una condivisione più larga possibile e che possa a sua volta portare al varo della nuova azienda previsto per lunedì. Tra proposte e controproposte, un passo avanti è stato fatto dopo che nei giorni scorsi i sindacati si sono divisi davanti al piano industriale della Regione (unica azionista) con Filt-Cgil e Ugl che, aldilà delle ideologie politiche contrapposte, si sono trovate d’accordo nel proclamare lo sciopero di quattro ore di venerdì scorso. Cisl, Uil e Faisa continuano a trattare su un tavolo separato da Cgil e Ugl mentre per domani l’azienda, cioé la Regione, tende riunire i tavoli per poter tirare le somme e vedere di giungere a una conclusione. Diversi i punti al centro della trattativa. Dai 140 (circa) lavoratori – su un totale di 1600 – che si stima starebbero maturando i requisiti per andare in pensione e che l’azienda intende incentivare, alla loro sostituzione solo con personale viaggiante (non amministrativo) attingendo alla graduatoria in corso di formazione; dalla contrattazione di secondo livello con l’assorbimento degli attuali tre rapporti e il rischio dell’azzeramento nel caso di mancato accordo, all’assegno “ad personam” che dovrebbe attenuare le perdite economiche derivate dall’applicazione del nuovo contratto; e ancora, dalle indennità da corrispondere a nastri e ritmi di lavoro, capitolo sul quale si fondano i principi sui quali le aziende di trasporto redigono i turni di lavoro. «Abbiamo aperto il tavolo di merito e la trattativa è molto articolata», commenta Giuseppe Murinni (Uil trasporti), «vediamo dove arriviamo, tuttavia siamo d’accordo con Cisl e Faisa che, malgrado rappresentiamo già da soli la maggioranza, sottoporremo il piano finale a tutti lavoratori con un referendum aziendale». Per la Uil, oltre che la questione dei pensionabili, restano centrali i nodi su come costruire l’assegno ad personam e sui turni di lavoro: «Gli orari proposti sono troppo larghi, 12 ore di nastro per l’extra urbano piuttosto che le 8 ore per l’urbano. Noi abbiamo detto che si devono conservare i sistemi d’incentivazione per l’extraurbano e le 7 ore per le corse urbane». «Abbiamo rappresentato la necessità di procedere nella riorganizzazione del lavoro orientato ad un recupero di produttività, tagli di sovrapposizioni e di autobus che viaggiano vuoti», spiega Camillo D’Alessandro, delegato dalla giunta alla riforma dei Trasporti, «ciò consente di recuperare diverse decine di autisti che possono essere utilizzati per abbattere trasferte e straordinari». D’Alessandro dice che considera positivi, almeno per lo spirito collaborativo, gli incontri avuti. Ma le distanze rimangono. «Va respinta la rappresentazione dei fatti non corrispondente alla realtà», afferma, «abbiamo chiarito che al management tagliamo 800mila euro, pari al 40%. A questi si aggiungono altri 300mila euro tagliati agli organi sociali, consiglio di amministrazione e organi di revisione». Ogni proposta dev’essere calata in una verifica di sostenibilità economica tenendo conto delle diverse realtà geografiche della regione. «Spero che la buona fede prevalga, dobbiamo fare i conti con i conti "sfasciati " ereditati e le sempre minori risorse», sottolinea D’Alessandro. Infatti le ultime notizie che giungono da Roma parlano di ulteriori tagli al fondo dei trasporti.

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