ROMA «Il decollo del Paese è il decollo di Alitalia». La metafora di Matteo Renzi bagna la presentazione della nuova livrea della compagnia aerea. Ieri il premier è intervenuto alla cerimonia nella quale, a pochi mesi dall’entrata di Etihad, è stata svelata la nuova veste destinata a caratterizzare le fortune dell’azienda nei prossimi anni. Slogan della manifestazione: «Nuovo futuro-A new future». Sulle note di «Odissea nello spazio» di Stanley Kubrick, il presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, il vicepresidente James Hogan, presidente e ceo di Etihad, e l’amministratore delegato di Alitalia, Silvano Cassano, hanno alzato il sipario sulla livrea sulla quale risalta un tricolore che spicca con grande impatto sulla carlinga, ora tutta bianca, dove campeggia il nome Alitalia e la scritta Etihad in piccolo, a lato del portellone anteriore. «Vorrei fare quello che ho sempre sognato di fare, lo stewart - ha scherzato Renzi - e chiedervi di fare la cosa che io mi dimentico sempre di fare quando salgo su un aereo. Vorrei chiedervi di allacciare le cinture perché qui stiamo decollando davvero. Piaccia o non piaccia». «Ci sono polemiche tutti i giorni - ha proseguito il premier - e ci dicono dovete fermarvi. Noi stiamo rimettendo il Paese a correre perché l’Italia ha bisogno di non fermarsi e recuperare gli anni che ha perso».
GLI ERRORI DEL PASSATO
Poi, riferendosi al difficile passato che ha segnato la storia anche recente della compagnia di bandiera, Renzi ha ammonito: «È finito il tempo in cui anche in questo settore bastava lamentarsi, è finito il tempo in cui ci dicevano che ormai l’occasione l’avevamo perduta». Un invito a guardare con ottimismo al futuro subito raccolto da Luca Cordero di Montezemolo, che tanto ha fatto per favorire e mandare in porto il matrimonio con i partner arabi. «Alitalia ha vissuto momenti difficili, addirittura drammatici. Ma ora ci sono tutte le condizioni perchè possa guardare al futuro con ottimismo» ha sottolineato il presidente di Alitalia, definendo Etihad «un partner perfetto». Entrando nel dettaglio delle strategie, Montezemolo ha supito precisato che la permanenza di Alitalia in Skyteam è «un tema sul quale stiamo discutendo perché l’obiettivo è avere accordi che non ci penalizzino». Ha quindi fatto riferimento a un piano di voli anche per il sud Italia oltre che per collegare l’Emilia e la Sicilia ai grandi Paesi dell’Africa e dell’Estremo Oriente «dove c’è business e grande fame del nostro Paese». Al proposito, Montezemolo ha ricordato che proprio ieri partiva il nuovo volo Roma-Seul e dopo l’estate l’esordio del Roma-Pechino.
LA SVOLTA
Alitalia e i sindacati hanno intanto raggiunto un accordo per l’assunzione di 310 dipendenti nei settori manutenzione e ground. Una ventata di lavoro che potrebbe non essere isolata. «Se saremo bravi a conquistare quote di mercato con lo sviluppo della flotta - ha promesso l’ad di Alitalia, Silvano Cassano - assumeremo nuovo personale, contribuendo al benessere anche di coloro che oggi sono in cassa integrazione». «Siamo in ottima forma», ha quindi rassicurato James Hogan. Il vicepresidente di Alitalia e presidente e ceo di Etihad ha snocciolato i dati aziendali spiegando che la compagnia copre 620 destinazioni, dispone di 720 aeromobili e conta su oltre 120 milioni di passeggeri. «Il viaggio è iniziato», ha proseguito il manager avvertendo che Alitalia può essere una delle migliori compagnie aeree in Europa e nel mondo a patto che una attenta analisi su costi e produttività sia capace di generare ricavi. «Dobbiamo usare la nostra partnership per le economie di scala e per sviluppare il business», ha detto Hogan indicando la rotta.