Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.933



Data: 05/06/2015
Testata giornalistica: Il Centro
I pensionati dal sindaco tra rabbia e rassegnazione. La protesta contro i tagli del Comune di 4 sigle sindacali approda in Comune. «I politici hanno accumulato debiti, ora non può ricadere tutto su di noi»

Paura in sala giunta ieri mattina a margine dell’incontro tra i sindacati e la maggioranza di centrosinistra. Uno degli anziani si è sentito male davanti all’ingresso della stanza e si è accasciato al suolo tra le urla generali. È stato necessario l’intervento di un’ambulanza del 118 che l’ha trasportato dal Comune all’ospedale, mentre i volontari della Croce rossa presenti in municipio per la presentazione di un’iniziativa si sono impegnati per i primi soccorsi. Con tutta probabilità, l’uomo, già sofferente, è stato vittima di un malore causato dalle alte temperature. Ma le sue condizioni non sembrerebbero gravi. (y.g.)Ylenia Gifuni wPESCARA Hanno invaso prima il piazzale del Comune, poi si sono riversati in sala giunta, con le bandiere delle quattro sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl dispiegate e con l’espressione di rabbia, mista a rassegnazione, sul volto. Pochissimi, quasi inesistenti i giovani in piazza, ieri mattina, nella giornata di mobilitazione indetta per protestare contro l’ennesima manovra, lacrime e sangue, che si appresta a varare l’amministrazione guidata dal sindaco Marco Alessandrini. Di contro, gli anziani aderenti alle sigle Spi, Fnp, Uilp e Ugl pensionati sfioravano le 150 anime: una piccola fetta di coloro che nei prossimi mesi sono chiamati a pagare la politica dei tagli al sociale messa in campo dal centrosinistra. Sono diversi i punti del bilancio contestati: l’aumento massimo dell’addizionale Irpef con l’eliminazione delle esenzioni per i redditi fino a 10mila euro annui (pari a 833 euro di guadagno lordo al mese), le aliquote al massimo dell’Imu con la cancellazione delle agevolazioni e il taglio drastico della spesa sociale. Una manovra definita «inaccettabile, ingiusta, incoerente e immorale». Siamo preoccupati e indignati», sottolinea la segretaria provinciale della Cgil, Emilia Di Nicola, rivolgendosi al sindaco e all’assessore al Bilancio, Bruna Sammassimo, «comprendiamo che non è facile fare gli amministratori, ma in questo momento siete chiamati a fare delle scelte politiche e non degli esercizi di ragioneria». «I problemi non sono nati ieri», rincara la dose Umberto Coccia (Cisl), «ma vengono fuori da decenni di polvere messa sotto al tappeto». «Nessuna giunta di centrodestra era riuscita a fare peggio», sottolinea Paolo Castellucci, «anche se hanno prodotto i debiti. Sarebbe stato meglio dichiarare il dissesto, far venire il commissario e accertare una volta per tutte i nomi e i cognomi di coloro che hanno creato il buco finanziario, invece così quest’amministrazione sarà ricordata per i tagli all’assistenza sanitaria agli anziani, ai disabili e ai lavoratori dipendenti». Gli animi sono accesi e a nulla valgono le rassicurazioni verbali dell’assessore Sammassimo, che per l’ennesima volta elenca i numeri che hanno portato il Comune a un passo dal default, e dei consiglieri Piero Giampietro (Pd) e Daniela Santroni (Sel) che hanno partecipato all’incontro con i sindacati. I circa 150 manifestanti chiedono di partecipare alla definizione delle scelte politiche ed evidenziano la necessità di «iniziative più incisive nella lotta all’evasione fiscale» annunciando di tornare a farsi sentire lunedì prossimo durante il Consiglio comunale sul bilancio. «L’unica cosa che fa la politica», rimarca Luca Piersante (Uil), «è attuare tagli lineari, rinunciando a compiere scelte di campo. Ma non è possibile fare di tutta erba un fascio». «Ci presentiamo a mani nude di fronte a voi» è la replica di Alessandrini, scuro in volto, «la spesa sociale resta una priorità, ma non ci sono alternative. Paghiamo il crollo dei trasferimenti statali e lo stato avanzato di malattia del Comune. Tutto questo non è bello, eppure è la realtà che viviamo».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it