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Data: 06/06/2015
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Verso la società unica di trasporti - Società trasporti: 30 giorni per il contratto aziendale

PESCARA - Altri 30 giorni di tempo per arrivare a definire il contratto aziendale della Tua, la società unica di trasporto pubblico che accorperà le tre società Arpa, Gtm e Sangritana. Questo l'esito della riunione di oggi pomeriggio tra il sottosegretario alla Giunta regionale Camillo D’Alessandro e i sindacati.

Da un lato la Regione ha concesso la deroga di trenta giorni per arrivare alla sottoscrizione di un unico accordo anticipando da ora che, in caso contrario, si applicherà a partire dall’8 luglio, il contratto Arpa esteso a tutti i lavoratori delle attuali tre società che cesseranno di esistere da lunedì 8 giugno, data di firma dell’atto di fusione con la nascita di Tua.

Dall’altro lato i sindacati hanno assunto l’impegno di procedere alla definizione del nuovo contratto “secondo criteri rigorosamente ancorati al miglioramento della produttività”; tanto è scritto nell’accordo.

"Ciò significa – spiega il sottosegretario – che il macro-obiettivo della riorganizzazione del lavoro sia sulla parte viaggiante che su quella amministrativa e di officina sarà orientato all’efficientamento complessivo e alla revisione del modello organizzativo. Saranno dunque uniformate le modalità di lavoro, dei tempi di lavoro, dei nastri, dei riposi e della turnistica".

“In questi trenta giorni – aggiunge D’Alessandro – lavoreremo senza sosta per arrivare alla definizione del nuovo contratto sapendo di avere la certezza, sin da ora come d’accordo, che l’8 luglio comunque sia ci sarà un contratto esteso a tutti, quello dell’incorporante Arpa, che tuttavia noi vogliamo diverso e unico e con gli obiettivi condivisi. Abbiamo così salvaguardato la sostenibilità economica e possiamo andare avanti con maggiore fiducia, pur restando sul tappeto differenze e divergenze. L’accordo sottoscritto dimostra che mai Regione Abruzzo ha pensato di ledere i diritti dei lavoratori, che rimangono sacrosanti, ma allo stesso modo mai ha pensato di recedere dall’obiettivo della riforma”, conclude il sottosegretario.

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