ROMA Lo stridere dei freni, il boato, il buio, le urla, la paura. Scene da horror andate in onda ieri mattina nella metro B di Roma dove due treni si sono scontrati in galleria tra le fermate di Magliana ed Eur Palasport. Un tamponamento avvenuto intorno alle 10,30 per fortuna quando i convogli non erano così zeppi come nell’ora di punta. Ventuno i feriti trasportati negli ospedali della Capitale dai mezzi dell’Ares 118: quasi tutti codici gialli e verdi, uno rosso, «un trauma cranico che non desta però particolari preoccupazioni», fanno sapere i sanitari. «È andata di lusso», si lascia sfuggire il vicecomandante provinciale dei vigili del fuoco Marcello Lombardini, uscendo dalla bocca del metrò dopo un sopralluogo sul disastro, «poteva essere una strage».
È l’assessore comunale alla Mobilità Guido Improta a fare per primo un punto della situazione: «Si tratta di un convoglio più vecchio che ha tamponato un treno di ultima generazione - ha spiegato - I feriti non sono in pericolo di vita perché l’impatto è avvenuto a una velocità massima di 30 chilometri orari. Probabilmente è un errore umano perché i treni procedevano nella stessa direzione, evidentemente il treno che seguiva non ha tenuto conto delle indicazioni luminose e della velocità che doveva essere rispettata».
IL MACCHINISTA
Anche il macchinista sotto accusa, Alessandro Pelosi, ieri è stato medicato in pronto soccorso come codice giallo. «Non ho capito cosa sia successo, sono ancora sotto choc», ha detto uscendo dall’ospedale. Poi ha aggiunto: «Di una cosa sono sicuro: non è stata colpa mia».
IN PRONTO SOCCORSO
Gli altri feriti invece questa mattinata da incubo la ricordano bene: «Sembrava un film dell’orrore - raccontano i passeggeri - In un attimo siamo volati via a terra, molti sanguinavano». Il peggio è arrivato dopo. «Siamo rimasti chiusi nel treno per 20 minuti, nessuno ci diceva niente - dice Elena Buoncervello, 25 anni - Le porte, subito dopo lo scontro, sono rimaste bloccate. Ci sentivamo prigionieri e anche terrorizzati che un altro treno arrivasse da dietro e ci colpisse di nuovo. Molti hanno iniziato a urlare, altri a piangere. Qualcuno ha pensato a un attentato». Il tratto metro Magliana - Laurentina è rimasto off-limits con disagi per migliaia di pendolari che hanno dato l’assalto ai bus navetta sostitutivi. La Procura di Roma ieri ha aperto un fascicolo e ha posto il sequestro delle stazioni, anche se Atac ha lavorato tutta la notte per rendere operativa la stazione dell’incidente e fare in modo che già oggi la metro B riaprisse regolarmente alle 5.30.
Cosa rischia il conducente sotto accusa? Una sospensione, «non il licenziamento», spiegavano ieri dagli uffici dell’assessorato ai Trasporti. Appena terminato il lavoro della commissione d’inchiesta avviata da Atac, per il dipendente sarà aperto un procedimento disciplinare, al termine del quale saranno comminate eventuali sanzioni.