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Data: 07/06/2015
Testata giornalistica: Il Tempo
Mafia capitale - Anche gli appalti dell’Atac nel mirino di Mafia Capitale. Buzzi e Carminati al telefono parlano di gare e tangenti

La corruzione era «penetrata» ovunque. Anche Atac, la municipalizzata che si occupa di trasporti, era finita nelle mire di Mafia Capitale. «Quando noi abbiamo vinto l’Atac, ci hanno chiesto l’1%» assicura Buzzi accusando Pierpaolo Pedetti, consigliere Pd e presidente commissione Patrimonio pubblico, e Andrea Carlini, manager della società, di aver incassato una tangente. Il fronte investigativo su Atac è in una fase embrionale. Carlini non è iscritto nel registro degli indagati, anche se l’altro ieri il Ros ha compiuto una perquisizione nel suo ufficio e nella sua abitazione. Sta di fatto che negli atti della Procura di Roma saltano fuori scenari legati proprio alla vicenda Atac. Sono il boss Massimo Carminati e il suo «braccio imprenditoriale» Salvatore Buzzi a raccontarli, coinvolgendo non solo Pedetti e Carlini, ma anche il deputato del Pd Umberto Marroni, anche se per altri fatti.

L’APPALTO ATAC

Un quadro della vicenda è riassunto dagli investigatori, quando scrivono che Buzzi «raccontava a Carminati di cosa si occupasse la società di Pedetti e Carlini ("una società di consulenza", la Segni di Qualità srl, che "raccoglieva i fondi per la campagna elettorale"), e di quanto avevano preteso dopo che lo stesso Buzzi si era aggiudicato un appalto all’Atac ("tant’è vero che quando noi abbiamo vinto l’Atac, ci hanno chiesto l’1%"). «L’1% – dice Buzzi - niente e gliel’ho dato subito (...) ma sai cosa mi ha dato fastidio Massimo? È come quelli della Metro che vogliono fare la prepotenza, no! Gli devi dare i soldi e poi vuoi... faccio la prepotenza?».

L’ESTORSIONE A CARMINATI

Al di là di Atac, l’intercettazione svela altri particolari. Come la presunta «estorsione» organizzata da Pedetti e Carlini di cui Carminati si sente vittima. «Mi ha chiamato l’uomo de Marroni – dice Buzzi - me gira sempre intorno, l’omo di Umberto, no!». Racconta che Pedetti avrebbe riferito che «c’ho sti due appartamenti che ti devi comprà». In sostanza, l’estorsione sarebbe l’acquisto di questi beni immobili. «Ma che cazzo ce guadagno?» esclama Buzzi, con Carminati che risponde «per quale motivo me dovrei... che me stai a fa un’estorsione?».

LA BARCA E I CAVALLI DI MARRONI

Buzzi racconta che ne avrebbe parlato anche con Marroni, affermando: «Ho chiamato Umberto, so annato subito, gli ho detto "ma tu la sai sta cosa (degli appartamenti, ndr)?" ... questo me fa "pure io vivo modestamente, c’ho una barca e un cavallo", ma gli ho detto "te rendi conto di quello che sta a dì"?».

FINANZIAMENTI ELETTORALI

Nello sfogo di Buzzi, c’è anche spazio per un presunto finanziamento elettorale che avrebbe percepito Marroni. «Eh... poi me l’hanno raccontata sta storia, loro (Pedetti e Carlini) raccoglievano i soldi per Marroni per la campagna elettorale... costruttori, lì però su cento entra... come Panzironi, quanto gli arrivava ad Alemanno?», in riferimento a sospette sottrazioni di denaro.

«TE COMPRO TRE CASE»

Buzzi, infine, riprende il discorso dell’acquisto dei due appartamenti. L’imprenditore afferma che, in realtà, sarebbe Marroni a essere in «debito» con lui. Afferma di aver detto al deputato «che "sei stato alla commissione Urbanistica, non siete boni a fare un cazzo" (Marroni è stato vicepresidente della commissione Urbanistica, ndr) proprio così gli ho detto, gli ho detto "già ti ho chiamato Pedetti", gli ho detto "famo il campo nomadi, c’è Marronaro (Berardino, imprenditore edile, ndr) che c’ha i terreni, noi c’avemo il Noa (Nulla Osta Paesaggistico Ambientale, ndr), facciamo il campo nomadi" me mandano agli appuntamenti, l’assessore non viene, lui non viene, me fa’ saltare il dentista... fateme fà un campo nomadi no?! Te ne compro tre di case».

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